Il Presidente Messina: “un appello va rivolto alla politica affinché prenda consapevolezza della gravità dei problemi che vivono le imprese siciliane e affinché sappia scrivere un’agenda di speranza per il territorio”
A seguire le valutazioni del presidente di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina sulla relazione della Corte dei Conti all’inaugurazione dell’anno giudiziario.
“Dall’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti della Sicilia, attraverso la relazione svolta dalla presidente della sezione controllo, emergono elementi che destano non poche perplessità e non meno preoccupazioni per lo stato di salute del bilancio della Regione Siciliana. La mancata presentazione del rendiconto generale del 2019 come è stato evidenziato peserà sulla formulazione del bilancio di previsione perché non potranno essere utilizzati elementi certi. Inoltre, la sezione ha dichiarato ‘non regolari’ alcune partite di spesa e di entrata e residui attivi per oltre 319 milioni di mila euro, gran parte dei quali riguarderebbe la formazione. La sezione di controllo ha quindi dichiarato l’inattendibilità dei residui attivi campionati per circa 2 miliardi e mezzo.
Peraltro, quando le sezioni unite della Corte hanno avviato un contraddittorio tra la Regione e il pubblico ministero, la giunta regionale ha deciso di ritirare il rendiconto che non ha ancora riproposto. L’anomalia di tale situazione non rappresenta il solo rilievo che viene fatto dalla sezione controllo, viene anche sottolineato infatti il ritardo della informatizzazione della Regione mentre si naviga tra una gran mole di documenti cartacei. Si tratta, come è facile intuire, di segnali inquietanti in una fase molto delicata per la tenuta di un sistema economico regionale fortemente condizionato dalle conseguenze della pandemia tutt’ora in corso.
Una fase che necessita di offrire concreti sostegni alle imprese e alle famiglie siciliane particolarmente colpite da una crisi di cui non si intravedono spiragli per un suo vicino superamento. Sapere che i conti della Regione non sono in ordine, come viene autorevolmente indicato dalla Corte dei Conti siciliana, crea notevole disagio per tutti quegli operatori economici che attendono risposte certe per gli indennizzi dovuti e per le auspicate misure necessarie per una ripresa che possa anche utilizzare al meglio le risorse del Recovery plan.
Come rappresentanti di una parte significativa del tessuto imprenditoriale dell’Isola raccogliamo elementi di grande preoccupazione in quanto chi ha dato prova di non sapere gestire bene le proprie risorse difficilmente potrà guadagnarsi la credibilità per pretendere di ottenere un cospicuo budget a vantaggio del territorio che amministra.
In questo senso un appello va rivolto alla politica affinché prenda consapevolezza della gravità dei problemi che vivono le imprese siciliane e affinché sappia scrivere un’agenda di speranza per il territorio”.