Il Presidente Bonaffini: “Non possiamo condividere quest’iniziativa perché rappresenta una violazione di legge ed un rischio per tutti, l’unica strada da percorrere resta quella della concertazione”
Fiepet Confesercenti Sicilia ribadisce il proprio “no” alla protesta #IOAPRO e serra le fila per avviare un’interlocuzione forte a tutela della categoria sia con la Regione che con gli Enti locali. “Non possiamo condividere quest’iniziativa – dice il presidente di Fiepet Sicilia, Benny Bonaffini – perché rappresenta una violazione di legge e un rischio per tutti, in un momento delicatissimo per la salute pubblica. Comprendiamo e viviamo in prima persona l’estremo stato di sofferenza delle aziende, ma l’unica strada da percorrere resta quella della concertazione”.
Ed è proprio su questo fronte che Fiepet è al lavoro per presentare nelle prossime settimane piattaforme di proposte ai vari livelli istituzionali, partire dagli enti locali. La prima sarà a Palermo dove questa mattina è stato ufficializzato il nuovo coordinamento Fiepet. Ne fanno parte: Daniele Ruvolo, titolare del bar Ruvolo, scelto come referente; Maurizio Buscemi, titolare del ristorante Jaison e Alba Beach; Giuseppe Caronia, titolare del Bar Alba; Edoardo Chifari, titolare del ristorante Aechestrato di Gela; Federico Mangano titolare della Pizzeria Biga; e Giovanni Ottaviano (detto Marco) di New Paradise. Fa parte del gruppo di lavoro per la stesura del documento anche il consulente aziendale Armando Giovenco.
“A livello nazionale – dice Bonaffini che è anche vicepresidente nazionale di Fiepet – abbiamo avviato un confronto con il Comitato Tecnico Scientifico del Governo al fine di dimostrare che le attività della ristorazione possono ripartire in sicurezza. La pandemia comporterà non solo la perdita dei guadagni ma una svalutazione anche dal punto di vista dell’avviamento. Per questo la ripresa sarà estremamente in salita”.
A presiedere la riunione online, Salvo Basile coordinatore regionale di Assoturismo e la presidente di Confesercenti Palermo, Francesca Costa che ha sottolineato come “il grido d’allarme degli imprenditori del settore ristorazione non sia mai stato così forte”. “La scelta del Comune di Palermo – ha detto Costa – di presentare un regolamento per il contrasto all’evasione fiscale prevedendo la chiusura degli esercizi commerciali non in regola coi tributi a partire dai mille euro, appare in questo momento sconsiderato e fuori dal tempo perché rischia di mettere KO anchi chi oggi, per la pandemia e le restrizioni imposte ha grosse difficoltà ad onorare i pagamenti”.
“Tra le proposte che presenteremo al sindaco e all’assessore alle Attività produttive – anticipa il neo coordinatore di Fiepet Palermo, Daniele Ruvolo – chiederemo il congelamento di questo regolamento almeno per tutto il 2021”.
“Insieme alle proposte da presentare ai Comuni e a Roma, stiamo preparando anche ad un pacchetto di richieste da inviare al Governo regionale – annuncia Basile – Siamo convinti che occorra intervenire su tutti i livelli istituzionali e amministrativi per creare un paracadute e preparare il terreno ad una normalizzazione che, nel migliore dei casi, arriverà non prima del 2022”.