Il presidente Vittorio Messina: “Serve riformare il sistema dei saldi differenziando le regole on line ed esercizi fisici”
Saldi, avanti adagio. Migliora in Sicilia l’andamento delle vendite rispetto allo scorso anno e aumenta la spesa pro-capite destinata agli acquisti ma l’uscita dalla crisi resta ancora lontana e il 61% degli esercenti del settore moda non vede “spazi significativi di ripresa del settore”. Il quadro emerge dal sondaggio realizzato da Confesercenti Sicilia con un questionario somministrato il 7 gennaio ad un campione di 200 esercenti dell’Isola. Uno studio che passa in rassegna la percezione dei commercianti rispetto agli incassi della prima settimana di saldi e ai cambiamenti che il comparto ha registrato negli ultimi anni (le aperture nelle domeniche e nei festivi, il Black Friday, le vendite online, l’incidenza sulle vendite di eventi particolari organizzati dai Comuni in occasione delle festività). Se per il 70% degli intervistati il Black Friday finisce per drenare risorse alle vendite nel periodo dei saldi, oltre il 63% ritiene positivo l’anticipo del via agli sconti al 2 gennaio mentre il 48% dichiara di avere una “percezione positiva per il proseguo dei saldi invernali 2020” (molto positiva per il 16,46%, positiva per il 31,65%). E se per il 37,34% la stagione andrà come lo scorso anno, a vedere nero è solo il 14,56% degli intervistati.
Per 3 commercianti su 10, inoltre, la prima settimana ha segnato anche un incremento delle vendite rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre per quasi la metà (il 47,47%) ha confermato l’andamento dello scorso anno. Ma ad essere positiva è la percezione sulla spesa pro-capite destinata agli acquisti, “aumentata” secondo il 12,66 per cento degli intervistati (lo scorso anno a vedere un lieve aumento era solo il 3%), rimasta uguale al 2019 per il 55% e diminuita per il 32%.
“Sia chiaro, l’uscita dalla crisi resta lontana. E resta lontana anche la modifica del sistema saldi, ormai superata dal commercio online – dice Vittorio Messina, presidente di Confesercenti Sicilia – Abbiamo preparato una griglia di domande che indaga anche su novità come il Black Friday e sui fattori che condizionano l’andamento dei saldi. Restiamo convinti, e il sondaggio ci conferma in questo, che il sistema dei saldi vada ripensato in chiave piccoli esercenti. Oggi più che ieri serve fare una distinzione tra esercizi fisici e online e trovare soluzioni per cercare di fare re-innamorare il cliente finale all’esercizio fisico, all’esperienza di toccare e guardare quello che compra”.
Tra i nodi più significativi emersi dallo studio c’è proprio la concorrenza del commercio online, giudicata negativamente dal 72,78% degli intervistati anche se il posizionamento sui motori di ricerca dei negozi, è ormai ritenuto più che utile all’incremento delle vendite da oltre il 75% degli intervistati (“molto utile” per il 20,89%, “abbastanza” per il 54,43%). Ad incidere positivamente sulla propensione alla spesa sono per gli esercenti anche gli eventi organizzati dalle amministrazioni comunali nel periodo natalizio (per il 18% “incidono molto”; per il 53% “abbastanza”; e solo per il 27,85% “non hanno peso”) e le aperture nelle domeniche e nei festivi, ritenute “importanti” per il 55,7% degli intervistati (“incidono molto” per il 12,66% e “abbastanza” per il 43,04%)
“È il terzo anno consecutivo che proponiamo questo questionario ad un campione di esercenti siciliani, ponderato rispetto al numero di attività presenti nelle varie province – spiega il direttore di Confesercenti Sicilia, Michele Sorbera – Questo ci consente di tracciare una linea nel tempo rispetto ai saldi ma anche di avere il polso su quello che è l’umore della categoria sul futuro e sulla crisi che imperversa ormai da troppi anni”.
Dieci le domande del questionario somministrato agli esercenti il 7 gennaio. “Rispetto a gennaio 2019, com’è stato l’andamento delle vendite nei saldi iniziati il 2 gennaio?”; “Il Black Friday ha drenato risorse nel periodo dei saldi 2020?”; “Ha trovato giusto l’avvio dei saldi in Sicilia il 2 gennaio?”; “La spesa pro capite destinata agli acquisti è aumentata, uguale, o diminuita?”; Come valuta la crescente diffusione delle vendite online?”; “Ritiene ci siano spazi per una significativa ripresa del settore moda?”; “Ritiene che per il settore moda (abbigliamento, calzature, intimo, accessori, etc.) un buon posizionamento del punto vendita sui motori di ricerca incida sulle vendite?”; “Secondo lei quanto incidono gli eventi organizzati dai Comuni nel periodo natalizio sulla propensione alla spesa?”; “Ritiene che le aperture domenicali e nei festivi incidano sul volume d’affari della sua attività?”.