Confesercenti Sicilia sul riordino delle Camere di Commercio

Il Presidente Messina: “La Regione ha una strategia?”

Con una nota indirizzata al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e per conoscenza al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, il presidente di Confesercenti Sicilia si interroga sul futuro delle Camere di commercio dell’Isola alla luce dell’articolo 54 ter della legge 106/2021 che obbliga la Regione a ridisegnare il sistema camerale dell’Isola, anche in considerazione della mancata impugnativa della norma.

“Norma – sottolinea Vittorio Messina – che discende da un vero e proprio blitz attraverso l’approvazione di un emendamento fortemente voluto da alcuni portatori di meri interessi di campanile lasciato passare da un parlamento distratto e da una politica forse inconsapevole delle ricadute nei confronti di Enti già messi a dura prova dalla riforma voluta dal Governo Renzi e dalle peculiarità che caratterizzano la vita delle Camere di commercio dell’Isola rispetto al resto del Paese”.

“Una norma – aggiunge il presidente di Confesercenti Sicilia – fortemente criticata da gran parte del mondo associativo e dai vertici delle stesse Camere di commercio siciliane”.
“La prontezza con cui la Regione ha deciso di non impugnare la norma in questione – aggiunge Messina – sottintende, forse, una precisa strategia da parte del Suo governo, ma di tale strategia non si ha notizia tantomeno alcuna anticipazione dalla quale si possa evincere come s’intende procedere. Sarebbe utile sapere in merito come si pensa di articolare il sistema camerale siciliano rispettando i paletti esistenti e quelli recuperati dall’articolo 54 ter della L. 106/2021”.

“In questo senso – conclude Vittorio Messina – bisognerà tenere conto del numero delle Camere che non può essere superiore a quattro, e bisognerà anche considerare la sostenibilità finanziaria dei nuovi accorpamenti e non solo.

Ma di tutto questo niente è dato a sapere alle associazioni e al mondo imprenditoriale dalle stesse rappresentato.
Riteniamo che questo silenzio imbarazzante rappresenta una grave mancanza verso quel mondo produttivo che nelle Camere di Commercio vede un supporto indispensabile per la crescita e lo sviluppo del territorio”.

 

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