Il Coordinatore Castagnone: “Quanto ai ristori, resta da capire di quale forma di risarcimento si stia parlando, a beneficio di quali attività e quale sarà il soggetto ad erogarli”
«Chiamiamolo il tunnel di Pandora: ora che si è verificato puntualmente lo scenario che avevamo paventato a inizio anno, infatti, i nodi iniziano a venire al pettine». Così Enrico Castagnone, coordinatore di Confesercenti Tigullio, commenta il protrarsi della chiusura del tunnel delle Ferriere e i pesanti disagi che ne conseguiranno in termini di viabilità, con ricadute a danno dei privati cittadini e delle imprese.
«Già nella riunione tenutasi a gennaio al Palazzo della Borsa di Genova, presenti Anas, Camera di Commercio, sindaci, assessori e associazioni di categoria, Confesercenti aveva chiesto la chiusura di tutti i cantieri autostradali tra Chiavari e Genova per il tempo necessario a completare i lavori, di modo che sulla Statale 77 non andasse a gravare anche parte del traffico dell’A12. Inoltre, di fronte al rischio che i lavori si protraessero, a singhiozzo, per più di due anni, ci eravamo detti favorevoli all’ipotesi di una chiusura totale della galleria anche per quattro mesi se questo, stando a quanto sostenuto dall’Anas, avrebbe permesso di completare il cantiere quantomeno entro l’estate 2023.
«Così non è stato, si è invece preferito optare per una chiusura della galleria di soli due mesi che non poteva essere risolutiva e, adesso, anche la riapertura su una sola corsia a senso unico alternato viene rinviata di 12 giorni, da sabato 2 a giovedì 14 aprile. E tutto questo mentre anche l’autostrada continua ad essere congestionata dai continui lavori in corso, con la prospettiva di andare incontro all’ennesima estate di paralisi del traffico. Quanto ai ristori, resta da capire di quale forma di risarcimento si stia parlando, a beneficio di quali attività e quale sarà il soggetto ad erogarli».