Il Presidente Banchieri: “Solo per i mancati pranzi di Natale e cenoni di Capodanno minori incassi per 60 milioni. Subito un robusto sostegno o le nostre imprese non reggono”
“Un altro durissimo colpo per il commercio”: questo il giudizio di Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti, sulle nuove misure di chiusura annunciate per le prossime festività.
“Secondo le nostre stime – dice Banchieri -, se le restrizioni contenute nel Dpcm previsto per oggi saranno effettivamente quelle che sono state anticipate, in Piemonte comporteranno per le nostre imprese un’ulteriore perdita di circa 700 milioni, di cui 500 per negozi e mercati e circa 200 per le attività di somministrazione: bar, ristoranti e simili. Il solo divieto del pranzo natalizio e del cenone di Capodanno comporta per i ristoratori un mancato introito di circa 60 milioni. Tutto ciò si inserisce in un contesto di generale contrazione dei consumi natalizi che il nostro recente sondaggio fra i consumatori in collaborazione con Swg quantifica in circa il 20% rispetto al 2019.
“Si tratta di dati sempre più drammatici, che scoraggiano ogni prospettiva di ripresa. Senza un robusto e immediato sostegno, in Piemonte rischiano la chiusura in tempi brevi 12.000 imprese per circa 35.000 addetti. Per le imprese del commercio chiediamo l’abbattimento del costo del lavoro, contributi a fondo perduto sulla base del fatturato dell’anno precedente, credito d’imposta per gli affitti, moratoria per mutui e finanziamenti, utilizzo dei fondi europei per favorire la riconversione delle aziende del commercio con un meccanismo analogo a quello adottato per l’industria, esenzione totale dalla Tari e gratuità dei déhors per tutto il prossimo anno”.