Il presidente Banchieri: “Feste senza particolare euforia, la crisi si fa ancora sentire. speriamo nello slancio delle tredicesime”
Ancora più del solito, quest’anno per i torinesi sarà un Natale in famiglia, dedicato al cenone della vigilia e al pranzo del 25, ai quali viene riservata una spesa maggiore; stabile, invece, il budget dedicato ai regali. Sono queste le indicazioni che vengono dai commercianti e dai consumatori interpellati da Confesercenti in vista delle imminenti festività.
TAVOLA PRIVILEGIATA
Gli acquisti già effettuati e le prenotazioni – dicono i commercianti del settore food – indicano che i torinesi, pur in presenza di una crisi che non è ancora finita, sono disposti a spendere di più per avere cibo di qualità e per riscoprire le tradizioni locali nei negozi specializzati. Questa circostanza è confermata dai risultati di un sondaggio condotto da Swg per Confesercenti fra i consumatori: la tradizione del Natale è sempre più enogastronomica e aumenta il budget per la cena della vigilia e per il pranzo del 25; quest’anno si spenderà il 3,7% in più del 2016, per una media di 110 euro a famiglia, il dato più alto dal 2007. Quasi 9 torinesi su 10 trascorreranno il Natale in famiglia, o in casa di amici.
REGALI: GIOCATTOLI, LIBRI E FOOD
Stabili, rispetto allo scorso anno, le spese destinate ai regali, che si attestano fra i 230 e i 250 euro. Per quanto riguarda la tipologia di regalo, continuano a primeggiare quelli per i bambini: principalmente i giocattoli (sia tradizionali, sia tecnologici come consolle per videogiochi), ma anche i libri. Fra gli adulti, incrementano leggermente le posizioni (+2/3%) l’hi-tech (cellulari, smartphone, tablet, abbonamenti ai servizi in streaming per la tv), i libri, i profumi, i cosmetici e i prodotti per la persona; stabili i piccoli elettrodomestici, i computer e gli accessori per la casa. Ma la crescita più significativa (+10%) è ancora quella dei prodotti alimentari, che non vengono acquistati soltanto per imbandire la tavola, ma anche come regali. I torinesi sono meno interessati all’abbigliamento – se non per acquisti di modesto valore: accessori, sciarpe, guanti, piccola pelletteria – per la classica motivazione legata alla vicinanza dei saldi, che inizieranno il 5 gennaio. Qualsiasi sia il settore su cui ci si orienta, risulta ulteriormente in crescita (+5/7%) la quota di acquisti effettuati online.
LE ASPETTATIVE
“I dati – commenta Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti – sembrano confermare i numeri dello scorso anno per quanto riguarda la spesa in regali e un leggero aumento per l’organizzazione del cenone e del pranzo natalizio: il che fa ben sperare, dal momento che nel settore alimentare gli acquisti avvengono anche molto a ridosso del Natale e quindi il bilancio potrebbe ancora migliorare. Inoltre, questa è la settimana delle tredicesime: il che dovrebbe dare un ulteriore impulso agli acquisti, tanto più che – essendo Natale lunedì prossimo – i consumatori hanno di fronte ancora un intero fine settimana. Ce n’è bisogno, sia perché il Natale ha sempre rappresentato un’occasione importante di incasso, sia perché – particolarmente quest’anno – è necessario raddrizzare un livello dei consumi, che a ottobre ha subito un calo di oltre il 3%. In queste condizioni, è confortante confermare o aumentare leggermente le posizioni”.
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