Il Presidente Banchieri: “Al di là dell’andamento di questa prima giornata, l’attuale formula delle vendite di fine stagione mostra sempre di più la corda stretta com’è fra le promozioni continue e la concorrenza del web”
Un avvio incoraggiante, anche se sconta la giornata lavorativa: è questo il bilancio del primo giorno di saldi, secondo gli operatori interpellati da Confesercenti a poche ore dall’inizio. L’afflusso della clientela è soddisfacente, per essere una giornata in cui molti sono al lavoro e una parte dei torinesi è ancora fuori città; lo scontrino medio non supera il budget emerso dal sondaggio fra i consumatori condotto da Confesercenti negli scorsi giorni: 150/180 euro. Dopo un esordio piuttosto rallentato in mattinata, nel pomeriggio la clientela è progressivamente aumentata, anche grazie alla bella giornata; qualche difficoltà in più in periferia, tradizionalmente penalizzata nella giornata d’inizio degli sconti.
Per quanto riguarda gli acquisti, buon risultato per scarpe, maglie e capispalla, ma anche per l’elettronica di consumo e per i prodotti per la casa, compresi i piccoli elettrodomestici; molto richiesti anche accessori come borse, cinture e bigiotteria.
Secondo i commercianti, non era questa la giornata ideale per iniziare: i saldi funzionano meglio quando partono il sabato. “Quest’anno – ribadisce Micaela Caudana, presidente di Fismo-Confesercenti, la federazione dell’abbigliamento e delle calzature – la data non è felicissima. Per oggi, dunque, non ci aspettavamo molto di più, ma – conclude – siamo fiduciosi che nel week-end ‘lungo’ dell’Epifania le vendite aumenteranno e speriamo che la parte crescente di consumatori che nel sondaggio dichiara di voler fare acquisti d’impulso contribuisca sostenere le vendite”.
“Al di là dell’andamento di questa prima giornata – aggiunge Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti -, rimane un problema più generale che non ci stanchiamo di ricordare: l’attuale formula delle vendite di fine stagione mostra sempre di più la corda, stretta com’è fra le promozioni continue e la concorrenza del web. È venuta l’ora di pensare a un’alternativa più soddisfacente per gli stessi consumatori”.