Il Presidente Banchieri: “Finalmente si riapre e, dopo i tanti click per il Black Friday, non è un ‘liberi tutti’ ma il ritorno dei consumatori nei negozi e sui mercati è un fatto importante”
“Finalmente si riapre e, dopo i tanti click per il Black Friday, i consumatori potranno ritrovare il loro commerciante di fiducia nei negozi e sui mercati: è un primo passo verso la normalità che i commercianti di Torino hanno intenzione di sfruttare fino in fondo”: Così Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti, commenta il passaggio del Piemonte alla zona arancione, che da domani consentirà la ripresa delle attività commerciali finora chiuse.
Da un rapido sondaggio condotto da Confesercenti fra il pomeriggio di ieri e questa mattina, risulta che la stragrande maggioranza dei commercianti è pronta a riaprire già da domani, specialmente gli oltre 1.500 negozi di abbigliamento in città (che costituivano la parte di gran lunga più rilavante delle attività extralimentari colpite dal blocco).
Vetrine, assortimenti e misure di sicurezza sono pronte per accogliere i clienti: è probabile – dicono i commercianti – che si debba scontare per i primi giorni qualche timore, ma tutti puntano sulla voglia di normalità e di riprendere le abitudini di consumo: particolarmente importante, oltre alla riapertura di domani, viene ritenuto il week end successivo, con annesso ponte dell’Immacolata. Data la limitazione negli spostamenti, si spera che saranno giornate dedicate allo shopping.
“Non è un ‘liberi tutti’ – dice Banchieri – e le norme di sicurezza vanno rigorosamente rispettate, ma il ritorno dei consumatori nei negozi e sui mercati è un fatto importante. Come lo è che il commercio possa cogliere l’occasione del Natale per rifarsi, almeno in parte, dei lunghi mesi di difficoltà. I ristori sono una buona cosa e, anzi, ne sarebbero necessari altri: ma il vero ristoro per i nostri colleghi è la possibilità di tornare a lavorare e di alzare la saracinesca ogni mattina. Speriamo che la situazione consenta di farlo il prima possibile anche al settore della somministrazione”.