I reati informatici sono in crescita ed in prospettiva, in una società digitale, rappresenteranno sempre più la forma di illecito prevalente
I reati informatici sono in crescita ed in prospettiva, in una società digitale, rappresenteranno sempre più la forma di illecito prevalente: i problemi sono determinati prevalentemente dalle carenze del sistema informatico e dai comportamenti dell’utenza. Per affrontare il problema in maniera concreta Confesercenti Toscana invierà, nei prossimi giorni, un questionario a 25.000 imprese della regione per comprenderne lo stato di salute sul tema della sicurezza informatica; e poi avviare un intervento di tipo formativo/informativo proprio sui comportamenti dell’utenza.
La sensibilizzazione e l’informazione degli imprenditori sul tema della cybersicurezza sono stati gli obiettivi principali dell’iniziativa “Per uno spazio digitale sicuro. Le strategie delle istituzioni e del mondo economico” svoltasi stamani lunedì 13 novembre presso la Sala delle Feste di Palazzo Bastogi (Via Cavour 18 – Firenze). Presenti Eugenio Giani Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Vittorio Bugli Assessore regionale alla Sicurezza, Nunzia Ciardi Direttore del Servizio Centrale della Polizia Postale e delle Comunicazioni, Luciano Bozzo Presidente del Corso di Laurea Magistrale in “Relazioni Internazionali e Studi Europei” dell’Università di Firenze, Corradino Corradi Head of ICT Security, Privacy e Fraud Management di Vodafone Italia, Mauro Bussoni Segretario Generale di Confesercenti Nazionale e Nico Gronchi Presidente Confesercenti Toscana.
“Come Confesercenti analizzeremo, attraverso un questionario ad hoc, il livello di conoscenza delle nostre imprese sul tema della sicurezza. E’ e sarà fondamentale accompagnare gli imprenditori in un percorso di formazione, informazione e sensibilizzazione sul tema della sicurezza a 360°, e nello specifico sulla cybersicurezza. – ha affermato Nico Gronchi Presidente Confesercenti Toscana – Sono necessari investimenti per rafforzare il livello di sicurezza delle PMI; diventeranno, quindi, fondamentali degli sgravi fiscali a sostegno ed incentivo dei costi a carico delle imprese in materia di sicurezza informatica. Ed è in questo percorso che chiediamo il supporto concreto delle istituzioni e della politica”.
“Secondo il rapporto Clusit 2017, i reati informatici (1050 gli attacchi con conseguenze potenzialmente gravi, a livello globale) in Italia sono sottoposti da una crescita esponenziale; per la prima volta, il nostro Paese è nella top ten globale per numero di vittime. – ha affermato Nunzia Ciardi Direttore del Servizio Centrale della Polizia Postale e delle Comunicazioni – A preoccupare maggiormente sono gli attacchi che mirano ‘alla mente’ dell’utente, che hanno l’obiettivo di ingannarlo. Nella maggior parte dei casi gli attacchi hacker necessitano di costi esigui, mentre difendersi ed innalzare i livelli di sicurezza comporta costi notevoli. La sicurezza informatica è l’orizzonte verso cui dobbiamo tendere, gli attacchi vanno combattuti a livello culturale e con mezzi efficaci.”
“L’ambiente cyber rappresenta la quinta dimensione ed e’ particolarmente importante perché la sua influenza sugli ambienti e la vita e’ e sarà sempre più determinante. – ha affermato Luciano Bozzo Presidente del Corso di Laurea Magistrale in “Relazioni Internazionali e Studi Europei” dell’Università di Firenze – Ecco quindi che mantenere il cyberambiente libero e protetto sia essenziale per la società nel suo complesso”.
“Le aziende sono costrette sempre più a difendersi in maniera massiccia dalle violazioni cyber che negli ultimi dieci anni si sono evolute diventando sempre più sofisticate. – ha affermato Corradino Corradi Head of ICT Security, Privacy e Fraud Management di Vodafone Italia – La protezione dei dati e la difesa da minacce informatiche diventa quindi un elemento di vantaggio competitivo nella trasformazione digitale delle imprese e nel rapporto con il cliente. Intervenire sulla sicurezza cibernetica, quindi, deve essere visto come un investimento non come un costo.”
“Le nostre imprese, di piccola e media dimensione, sono sempre più oggetto di attacchi informatici; ciò è dimostrato da dati in possesso di Confesercenti – ha concluso Mauro Bussoni Segretario Generale di Confesercenti Nazionale – E’ fondamentale avviare un percorso a sostegno delle PMI sul tema della sicurezza in campo informatico.”