Valle dei Mocheni, ricerche e percorsi sulla “Valle Incantata” un areale di grande interesse etnografico, naturalistico ed economico
Proseguendo nella propria tradizione iconografica, la BITM – LE GIORNATE DEL TURISMO MONTANO, avvalendosi del contributo di quattro fotografi trentini, variamente coinvolti nelle precedenti edizioni (Valle di Rabbi, Monte Bondone e, negli anni precedenti, con le ricerche condotte sulla Valle del Vanoi e Marilleva da Luca Chistè), volge ora il proprio sguardo alla Valle dei Mocheni, abitualmente chiamata dai residenti e da coloro che la frequentano, “La valle incantata”, ovvero un areale di grande interesse etnografico, naturalistico ed economico.
La mostra è stata inaugurata oggi a Palazzo Roccabruna a Trento alla presenza di un numeroso pubblico. A portare i loro saluti anche Andrea Fontanari sindaco di Sant’Orsola; Franco Moar sindaco di Palù del Fersina; Luca Moltrer presidente dell’Istituto di Cultura Mochena.
A spiegare la valenza della mostra gli stessi fotografi che con i loro scatti hanno catturato sguardi dalle diverse cifre autoriali, permettendo così una articolazione tematico-interpretativa della “valle incantata” che si basa su quattro diversi temi.
Per Guido Benedetti, una lettura del tessuto urbano di alcuni areali della valle, compiuta, con una lettura comparativa delle vecchie mappe catastali, volta a significare ciò che è stato costruito, ricostruito e ciò che è andato perduto o che sopravvive all’incedere del tempo. Per Luca Chistè, un’indagine su uno dei fenomeni che più impattano, dal punto di vista antropico, sulla percezione del paesaggio della Valle dei Mocheni: lo sviluppo della coltivazione dei piccoli frutti, raccontati in termini di “processo” e di “impatto” visivo. Francesco Franzoi, con un lavoro dedicato integralmente alle persone e ad alcune attività artigianali che caratterizzano la valle. Infine, gli splendidi scenari in alta quota, con l’impiego della calligrafia del bianco/nero, da parte di Michele Vettorazzi.