Confaico interviene in merito alle limitazioni delle riunioni di condominio e per fare chiarezza sulle modalità
Le raccomandazioni agli amministratori di condominio
Confaico, associazione degli amministratori condominiali di Confesercenti, interviene in merito alle limitazioni delle riunioni per fare chiarezza sulle modalità delle assemblee di condominio, considerato che la maggioranza dei cittadini vive in un condominio.
Quali sono le limitazioni per una delle riunioni meno amate ma inevitabili?
Le nuove disposizioni sul distanziamento sociale impongono che è “fortemente raccomandato svolgere le riunioni private in modalità a distanza”. Nessun dubbio che vi sia un riferimento anche alle assemblee condominiali, che vengono espressamente comprese tra le riunioni private oggetto della raccomandazione. Quindi assemblee condominiali non vietate ma vi è una forte raccomandazione a non farle in presenza utilizzando, in alternativa, strumenti informatici (videoconferenza).
Qual è la situazione in merito a queste nuove modalità di svolgimento dell’assemblea?
Il Decreto Agosto convertito in legge ha aperto questa possibilità ponendo però il limite del consenso di tutti i condomini, principio paradossale, considerato che per svolgere un’assemblea in remoto sarebbe necessaria un’assemblea in presenza per ottenere il consenso di tutti i condòmini. Il decreto ha altresì previsto lo slittamento del termine per la presentazione del rendiconto annuale, la possibilità, quindi, di rimandare l’assemblea ordinaria a dopo il termine dello stato di emergenza, senza per questo, esporsi al rischio di revoca.
In sostanza si consiglia agli amministratori di limitare le assemblee allo stretto indispensabile, svolgendo quelle improcrastinabili nel rispetto di tutte le norme previste rimandando a tempi migliori quelle relative all’ordinaria amministrazione.