Il neo Presidente: “Non possiamo avere pensionati di serie A e serie B
È Paolo Parmesan il nuovo presidente di Fipac Trentino. L’elezione è avvenuta oggi. Eletti membri del direttivo: Ettore Zampiccoli, Enzo Giogo, Maurizio Zeni, Tarcisio Caset, Enzo Fox. Paolo Parmesan raccoglie quindi il testimone di Maria Grazia Ravanelli e si dice già pronto e operativo per rappresentare i pensionati Fipac Confesercenti. A partecipare all’assemblea elettiva: il presidente di Confesercenti Mauro Paissan, il vicepresidente Massimiliano Peterlana, il past presidente di Confesercenti del Trentino Renato Villotti, il presidente Faib, Federico Corsi.
A portare i suoi saluti il vicesindaco Roberto Stanchina:“I pensionati sono delle persone non più attive al lavoro, ma in realtà hanno un bagaglio di esperienza enorme. La loro conoscenza potrebbe accompagnare anche il mondo politico. Per questo si potrebbe creare un tavolo tecnico di lavoro con il Comune di Trento, all’interno del quale i pensionati potrebbero fissare dei punti fermi con pacatezza e fermezza. Ricordo che il ruolo della politica è anche quello di saper ascoltare le persone”.
Nel suo intervento il nuovo presidente Paolo Parmesan ha ringraziato Maria Grazia Ravanelli per il lavoro fin qui svolto. “Ora continueremo a guardare avanti per rappresentare e sostenere la categoria. Insieme al direttivo siamo pronti, con grande impegno, a stimolare ruoli e interessi. Il pensionato non è un ex lavoratore ai margini della società che ha esaurito le proprie energie e che ha terminato la propria attività professionale. Oggi la vera sfida è quella di accompagnare chi ha maturato diritti e interessi lavorativi nella valorizzazione di una vita da pensionati attivi”.
Parmesan, che ha sempre lavorato nel mondo dell’information technology, creando soluzioni di know how per le imprese, si definisce un pensionato che guarda al futuro. “Interrompere un’attività attiva significa poter valorizzare altri aspetti della propria vita, significa avere la possibilità di trasferire ai giovani le proprie esperienze, come Fipac siamo attivi per Parmesan si è soffermato sui pensionati imprenditori, professionisti, delle partite Iva. “Sono persone che hanno lavorato una vita e meritano i giusti riconoscimenti. Non possiamo avere pensionati di serie A e serie B. Spesso chi ha un’attività in proprio continua a lavorare anche dopo aver maturato la propria pensione. È giusto che venga fatto per libera scelta, per passione, perché si ha ancora qualcosa da trasmettere e da dare. È inaccettabile che venga fatto perché la pensione non basta per arrivare alla fine del mese. Come direttivo lavoreremo anche per questo”.