Nella seconda giornata “Le nuove sfide del comparto turistico” e “Tecnologia, esperienza, turismo”
Con: Mauro Leveghi, Reinhold Messner, Federico Samaden, Simone Venturini, Tommaso Martini, Fiorello Primi, Fausto Garbato, Giulio Prosser, Paolo Grigolli, Matteo Bonapace, Massimo Piffer, Sabrina Pesarini, Linda Osti, Tamara Tonioni, Federico Genetti,Michele Lanzinger, Giuseppe Gorfer, Francesco Antoniolli, Franco Aldo Bertagnolli, Denis Pasqualin, Fabio Sacco
Venturini: “Venezia soffre come soffre la montagna. Dobbiamo scegliere il turismo che vogliamo, non farci travolgere e farci fagocitare”
Pesarini: “Abbiamo lanciato l’App MioTrentino, per avere il Trentino in tasca. MioTrentino è l’app che guiderà il turista e non solo”
Tonioni: “Quanti di noi si chiedono: la rete di questo albergo è sicura? L’importante per tutti è che sia veloce, performante. Noi utilizziamo queste connessioni, immettiamo nella rete dati sensibili. La responsabilità è di chi mette a disposizione la rete, ovvero il ristorante, l’albergo e via dicendo”
La ventiduesima edizione della BITM – Le giornate del Turismo Montano, organizzata da Confesercenti del Trentino sta dando forma al tema di quest’anno “Un’agenda per il nuovo turismo” grazie alle tante voci e ai tanti contributi di esperti, studiosi, amministratori, curatori del mondo turistico economico locale e nazionale. Le Giornate del Turismo montano si terranno fino a venerdì 19 novembre moderate da Linda Pisani e dal direttore scientifico di BITM, Alessandro Franceschini.
Da mettere in evidenza l’intensa partecipazione delle scuole superiori che hanno aderito alle giornate sia in presenza al Muse che in streaming con tante domande e curiosità. Gli studenti chiedono di conoscere che effetti avrà la pandemia sul futuro del turismo e della montagna, come sarà la prossima stagione tra protocolli e green pass, cosa si sta mettendo in atto a tutela della sostenibilità ambientale e soprattutto quali sono e saranno le offerte per i giovani frequentatori della montagna.
La seconda giornata dunque, nel primo convegno, si è concentrata sulle NUOVE SFIDE DEL COMPARTO TURISTICO. Il modello turistico sul quale è stata costruita l’accoglienza in montagna negli ultimi decenni ha infatti subìto il colpo della crisi sanitaria causata dal coronavirus. E se per alcuni territori questo ha significato il dover ridiscutere completamente una proposta ricettiva oramai divenuta scarsamente competitiva, per altri la pandemia ha costituito un’importante occasione per accogliere flussi turistici nuovi. Si tratta di esperienze che devono essere capitalizzate per riconfigurare, al meglio, l’accoglienza dei territori di montagna.
Ad intervenire sono stati: Mauro Leveghi | Presidente del Film Festival della Montagna città di Trento, Reinhold Messner | Alpinista e scrittore (in differita video), Federico Samaden | Fondatore di Ospitalia Academy, Simone Venturini | Assessore al turismo e allo sviluppo economico del Comune di Venezia, Tommaso Martini | Rappresentante del Touring Club Italiano, Fiorello Primi | Presidente de I Borghi più belli d’Italia, Fausto Garbato | Presidente del Parco Fluviale Novella, Giulio Prosser | Presidente dell’Azienda per il Turismo Rovereto e Vallagarina, Paolo Grigolli | Direttore dell’Azienda per il Turismo della Val di Fassa , Matteo Bonapace | Direttore dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio.
Leveghi: “Per pensare a una nuova agenda dobbiamo progettare il turismo del futuro, ovvero nel nostro caso la montagna futuro. Quale montagna desideriamo? Dopo la pandemia la vera esigenza sarà quella legata alle modificazioni del clima. Noi abbiamo un turismo invernale basato sugli sci che ha dato successo, ma siamo seduti su una trappola. O immaginiamo una montagna diversa, o la ripartenza non sarà una vera ripartenza. Serve un turismo responsabile, perché la montagna è libertà ma è anche responsabilità”.
Messner: “Il territorio di montagna ha il turismo che è nato con l’alpinismo, che è un’attività che porta chi ha voglia e capacità in zone selvagge per sopravvivere nonostante i pericoli. Ma oggi il turista va dove c’è un’infrastruttura, non va nella wilderness, perché non ha imparato a sopravvivere. E noi? Noi nella catena alpina, viviamo di turismo alpino”.
Samaden: “Perché si parla spesso di cucina e di food e non si parla di ospitalità? E perché quando si parla di ospitalità si parla di albergo e di turista, senza una visione più ampia? E perché non si parla della biodiversità dell’ospitalità? Perché non si ragiona sull’anima dei luoghi? Non sentivo dire queste cose nella mia scuola. Oggi con il progetto Ospitalia Academy insegniamo la cultura dell’ospitalità a 360 gradi fuori e dentro la scuola”.
Venturini: “Le città d’arte italiane soffrono da anni di un eccesso di turismo giornaliero. Oggi alcune vie delle nostre città hanno gli stessi negozi, a Venezia, a Milano, a Madrid, Londra, con le stesse proposte. In tutto questo è ovvio che città ancora più particolari soffrono di più. Venezia soffre ancora di più, avendo gli stessi strumenti di altre città ma con problemi diversi, a partire ovviamente dall’acqua. Bisogna domandarsi quali strumenti dare alle città d’arte? Dobbiamo scegliere il turismo che vogliamo non farci travolgere e farci fagocitare da questo”.
Martini: “Il Touring Club Italiano tramite il suo centro studi sta monitorando il cambiamento, non avendo la certezza di cosa rimarrà del cambiamento innescato. Uno dei processi più evidenti che monitoriamo è la scomparsa della località di villeggiatura, con qualsiasi luogo che può diventare una località turistica. Il territorio è un sistema complesso che richiede di un approccio integrato. Le mete turistiche che si stanno adattando meglio sanno coinvolgere tutti gli stakeholder”.
Primi: “C’è voluto il Covid per capire che Italia non è solo Roma Venezia e Napoli, è anche il territorio, è anche il borgo. Ma bisogna uscire dal binomio “borgo uguale turismo”: un borgo è prima di tutto una comunità. Una comunità che vive bene in un luogo diventa automaticamente ospitale. Il turismo diventa un effetto naturale”.
Garbato: “Noi siamo un esempio pratico di ciò che può portare un’integrazione di più proposte sul territorio. Siamo nati nel 2005 e ci siamo trovati in questa valle con questa spaccatura, questi canyon che sono stati del tutto ignorati dall’uomo; la prima sfida è stata questa. Il primo step è stato il recupero, non di paesi, ma di parti di territorio. La nostra prima vocazione è stata questa, recuperare il nostro territorio, a partire da una forra scavata nella dolomia rossa tagliando quasi a metà la val di Non”.
Prosser: “Usciamo da un’estate strepitosa, abbiamo numeri mai visti. Tutti questi turisti che arrivano in valle, che cosa fanno? Cercano esperienze. Cercando di capire cosa possono fare nel posto in cui vanno. Noi siamo diventati dei venditori di esperienze”.
Bonapace: “Questo momento che stiamo vivendo ci porta a riflettere sul nostro modello di business. Pare che ci sia un orientamento strategico di fondo abbastanza comune, e questo fa ben sperare per dei cambiamenti di sistema verso degli obiettivi comuni”.
Il secondo convegno si è concentrato sulla TECNOLOGIA perché se il mondo si sta sempre più informatizzando, anche il turismo non può rimanere indietro. Per questa ragione la dimensione esperienziale, mediata dalla tecnologia, diventerà uno strumento sempre più importante per “vendere” le località turistiche ma anche per renderle più appetibili al nuovo turista.
A parlarne sul palco: Massimo Piffer | Vicepresidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Trentino,
Sabrina Pesarini | Responsabile area marketing di Trentino Marketing, Linda Osti | Libera Università degli studi di Bolzano, Tamara Tonioni | General Manager di Saidea srl, Federico Genetti | Responsabile servizi digitali della Federazione Trentina della Cooperazione, Michele Lanzinger | Direttore del MUSE – Museo delle Scienze di Trento, Giuseppe Gorfer | Presidente della Rete degli Ecomusei, Francesco Antoniolli | Vicepresidente Federazione Italiana Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori, Franco Aldo Bertagnolli | Presidente Azienda per il Turismo Trento Monte Bondone Valle dei Laghi, Denis Pasqualin | Presidente dell’Azienda per il Turismo Valsugana , Fabio Sacco | Direttore dell’Azienda per il Turismo della Val di Sole.
Piffer: “Senza la storia non possiamo pensare di affrontare il futuro. Sono momenti straordinari, non c’è dubbio che con la tecnologia avremo a che fare, che piaccia o non piaccia. Credo che le categorie lavorino da tempo su come formare, pianificare e come mettere a disposizione gli strumenti tecnologici”.
Pesarini: “Il digitale è entrato nelle nostre vite, ormai è la normalità. Noi come destinazione storicamente abbiamo approcciato le tecnologie con alcune funzioni, di promozione, di vendita, di racconto; la tecnologia per le destinazioni turistiche è stato un modo di attrarre più fuori dal territorio; oggi ce lo chiede il turista. Il turista vuole avere un servizio. Abbiamo lanciato una app, MioTrentino, per avere il Trentino in tasca. MioTrentino è l’app che guiderà il turista e non solo”.
Osti: Abbiamo qui diversi fruitori della tecnologia, nel turismo e non. Ci troviamo davanti a un fruitore della tecnologia quando questa è comoda; quando non è comoda, quando si deve fare uno sforzo, ci si ferma. In una ricerca sugli alberghi tecnologici è uscito che la tecnologia può aiutare a rendere il soggiorno più confortevole, ma anche che c’è un desiderio di staccare. Quindi è bene capire come distinguere tra tecnologia che vedo e tecnologia che non vedo. In Cina c’è un albergo che presenta solamente robot in front stage: gli italiani, invece, ai robot dicono ancora oggi “no grazie, mi mancherebbe il contatto umano”, il che ci riporta all’autenticità, all’esperienza. L’interazione è ancora una cosa molto importante”.
Tonioni: “Il web è sempre più presente nel nostro quotidiano, ed è presente anche quando andiamo in ferie. Ma la sicurezza di questo dato? Ne parliamo perché il dato è a rischio anche quando andiamo in albergo. Pensiamo all’attacco hacker fatto alla catena Marriot: per ben 4 anni, totalmente nel silenzio, degli hacker hanno lavorato, mettendo a rischio i dati di oltre 500 milioni di clienti. In Austria gli hacker si sono impadroniti del controllo dell’infrastruttura di un albergo superior, bloccando le porte delle camere, relegando gli ospiti al freddo per tutta la notte, fino a quando l’albergo non ha pagato il riscatto: potrebbe accadere a qualsiasi albergo. Quanti di noi si chiedono: la rete di questo albergo è sicura? L’importante per tutti è che sia veloce, performante.
Noi utilizziamo queste connessioni, immettiamo nella rete dati sensibili. La responsabilità è di chi mette a disposizione la rete, ovvero il ristorante, l’albergo e via dicendo. Nel momento in cui si mette a disposizione un servizio di questo genere è necessario garantire la riservatezza del dato, l’integrità del dato e la disponibilità del dato. E tutto questo ha un costo”.
Genetti: “L’esperienza che porto è un’esperienza di coworking territoriale, dell’apertura di tanti spazi di coworking sul territorio. Per fare smart working evidentemente la tecnologia è un fattore abilitante. Lo è lato azienda, che deve consentirlo, e lo è anche per la connettività di questi spazi. Come far rimanere le persone nella comunità? Creando delle occasioni di lavoro. Lo smart working abilita il lavoro nelle comunità e nelle terre alte, per i residenti come per i turisti”.
I convegni di giovedì 18 novembre
Raccontare le destinazioni in epoca di Social Network (9.30- 11.00)
Luca Rigotti | Presidente del Gruppo Mezzacorona
Walter Nicoletti | Giornalista
Pino Scaglione | Architetto (in differita video)
Valentina Cappio | Responsabile marketing e comunicazione di Trentino Marketing
Aldo Bonomi | Sociologo (in differita video)
Luca D’Angelo | Direttore dell’Azienda per il Turismo Dolomiti Paganella
Daniela Vecchiato | Direttrice dell’Azienda per il Turismo Alpe Cimbra
Giulia Dalla Palma | Direttrice dell’Azienda per il Turismo della Val di Non
Mauro Bussoni | Segretario generale della Confesercenti Nazionale (in differita video)
Sport, turismo e territorio (11.30-13.00)
Gianni Canale | Presidente del Collegio Guide Alpine – Maestri di alpinismo Provincia di Trento
Mauro Corona | Alpinista e scrittore (in differita video)
Mauro Giacca | Presidente dell’Associazione Calcio Trento
Gaetano Trapanese | Responsabile marketing aviation dell’Aeroporto Valerio Catullo
Paola Mora | Presidente del CONI Trento
Francesco Orefice | Vice Presidente Giovani Imprenditori di Confindustria Trento
Bruno Felicetti | Direttore Generale delle Funivie Madonna di Campiglio
Carlo Guardini | Giornalista
Oskar Schwazer | Direttore dell’Azienda per il Turismo Garda Dolomiti
Giancarlo Cescatti | Direttore dell’Azienda per il Turismo della Val di Fiemme
Antonio Stompanato | Presidente dell’Azienda per il Turismo San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi
Chi volesse partecipare a BITM può farlo gratuitamente e iscrivendosi on line dal sito (www.bitm.it). Per la partecipazione in presenza al Muse (consentita con green pass), visto il limitato numero di posti disponibili, sarà inviata mail di conferma. Tutti gli incontri saranno trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook di BITM.