Confesercenti Veneto, Anva chiede ai sindaci delle province: attenzione al valore dei mercati ed ai problemi che incontriamo

Il Presidente Anva Tuis: “Calo delle vendite fino al 70%. E’ necessario rinviare scadenze pagamenti”

 

 

  • Dpcm 8- 3- 2020: nessun blocco alla circolazione dei mezzi e delle merci degli ambulanti anche fuori delle province.
  • Mercati aperti dal lunedì al venedì – mercati per i soli alimentari festivi e prefestivi
  • Nessun divieto per gli ambulanti che operano in forma itinerante
  • Attenzione alle regioni che hanno deliberato la quarantena volontaria per quanti si muovono dalle province di Padova, Treviso e Venezia

Come Anva Confesercenti (associazione degli ambulanti) abbiamo chiesto a tutti i sindaci delle province Padovana e Vicentina che, in attesa di provvedimenti governativi a sostegno delle imprese Venete, le amministrazioni provvedano alla sospensione del pagamento della TARI e del canone di occupazione suolo pubblico per i titolari di posteggio nei mercati settimanali e giornalieri. Pur comprendendo che gli introiti comunali sono già inseriti a bilancio, in via del tutto straordinaria chiediamo che per l’anno 2020 vi sia una consistente riduzione del canone di occupazione.

L’allarme è scattato, in questo contesto di emergenza,  anche le attività su area pubblica stanno subendo notevoli diminuzione di ricavi. Nelle province di Padova e Vicenza in questi primi 15 giorni di emergenza abbiamo registrato una perdita di oltre il 70% dei ricavi, nei mercati settimanali, con conseguenti problemi nel provvedere al pagamento delle imposte e dei tributi.

Alcune indicazioni per gli ambulanti:

Per quanto riguarda le limitazioni alla circolazione previste nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo, queste si applicano solo alle persone fisiche e non a tutta la filiera produttiva e al trasporto e transito di merci. Il decreto consente alle persone fisiche ogni spostamento su tutto il territorio nazionale per motivi di lavoro, di necessità o per motivi di salute. E il trasporto merci, secondo una nota esplicativa del Ministero degli Interni viene equiparato a un’esigenza lavorativa con la conseguenza che chi conduce mezzi di trasporto può entrare e uscire dai territori interessati dalla limitazione e spostarsi all’interno delle stesse limitatamente alle esigenze di lavoro.

Per quanto riguarda i mercati nelle zone rosse indicate dall’ordinanza, questi si svolgeranno regolarmente nei giorni infrasettimanali mentre saranno chiusi nei giorni prefestivi e festivi , chiusura che non contempla i punti vendita di generi alimentari.

Ogni operatore è chiamato a garantire comunque il rispetto della distanza di sicurezza di un metro prevista nel decreto. Il mancato rispetto della distanza di sicurezza comporterà per l’operatore la sanzione della sospensione dell’attività.

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