La Presidente Giussani: “La pandemia ha avuto un impatto devastante sui consumi delle famiglie, bisogna intervenire per accelerare il recupero”
La pandemia è stata uno tsunami per i consumi: nonostante il recupero registrato durante il 2021, dall’inizio dell’emergenza sanitaria la crisi innescata dal Covid ha cancellato, in media, quasi 4mila euro di spesa a famiglia. A stimarlo è Confesercenti.
Il dato è la somma della riduzione dei consumi rispetto al livello pre-crisi registrata in media da ogni famiglia nel 2020 (-2.653 euro) e nel 2021 (-1.298 euro), per un totale di -3.951 euro.
A livello territoriale, in Veneto le perdite sono state superiori ai 5mila euro per nucleo familiare, per la precisione di -5.117 euro, posizionando la nostra regione al 6° posto nella classifica delle regioni più colpite, seguita dalla Lombardia. Mentre il primato delle perdite spetta alla Toscana, con – 9.119 euro a nucleo famigliare.
A pesare sul calo dei consumi diversi fattori. Innanzitutto, i lockdown e le restrizioni che hanno interessato il nostro Paese tra il 2020 e i primi sei mesi del 2021, ma incidono anche la riduzione dei
redditi da lavoro, l’inflazione e l’incertezza, che porta le famiglie ad un tasso di risparmio ancora ben superiore rispetto a quello dei periodi precedenti alla pandemia.
Cristina Giussani, Presidente Confesercenti Veneto dichiara: “La pandemia ha avuto un impatto devastante sui consumi delle famiglie”- spiega la presidente regionale -“Sommando i consumi persi nel 2020 e nel 2021, è come se le famiglie avessero perso due-tre mesi di entrate. Bisogna intervenire per accelerare il recupero, perché dai consumi interni dipende circa il 60% del nostro Pil. La via maestra è quella fiscale: la riforma del fisco, che inizierà proprio con la manovra di quest’anno, deve liberare il più possibile le risorse delle famiglie”.