Il Presidente Mattiazzo : “ ‘Rimonta’ sul 2020 intorno al 20%, ma solo al mare e in montagna. Necessario rilanciare gli eventi per portare turisti in città
Mentre le coste e le cime del Veneto tornano finalmente a riempirsi di turisti, le città d’arte continuano a soffrire. Se l’estate 2021, quindi, per molte mete balneari e montane segnerà una decisa ripresa per la città di Padova la crisi potrebbe essere ancora lunga.
È quanto registra il Presidente di Assoturismo Confesercenti del Veneto Francesco Mattiazzo: «le località di mare e montagna – spiega – stanno andando bene, le prenotazioni non mancano ed anche se i livelli pre-covid sono ancora lontani la “rimonta” sul 2020 sicuramente c’è, ed è stimata intorno al 20%. La situazione tuttavia è ben diversa per le città d’arte: qualcosa si sta muovendo a Venezia, ma per lo più nel fine settimana. Purtroppo a Padova dopo mesi di stop forzato, le persone continuano a non arrivare».
A mettere in difficoltà la ricezione padovana c’è anche il crollo del turismo “business”: Padova è meta di convegni e di viaggi di lavoro, «ma con la pandemia e lo smart working – rileva Mattiazzo – anche questo settore si è completamente fermato».
Quanto ai turisti in arrivo, dice ancora il presidente di Assoturismo Confesercenti, «nonostante la riapertura dei collegamenti aerei, il turismo di prossimità resterà centrale anche quest’anno. Gli arrivi previsti sono soprattutto di prossimità da Francia, Svizzera e Austria. Mancano, invece, i turisti in arrivo dalla Germania, che in Veneto hanno sempre costituito una fetta importante, per l’economia del turismo locale. Su questo fenomeno influisce sicuramente il fatto che i voli in arrivo sono ancora pochi. Dopo un anno e mezzo di stress, tensione e sacrifici – conclude Mattiazzo – le persone stanno cercando soprattutto vacanze all’insegna del relax e della tranquillità. Le città d’arte tuttavia sono in crisi e molte attività rischiano di non riuscire a risollevarsi: sarebbe importante rilanciare gli eventi diffusi, in modo da incentivare le persone a muoversi anche verso i centri cittadini minori».