Il Black Friday negli States sancisce da anni l’inizio dello shopping natalizio e secondo alcuni analisti finanziari fornirebbe un indicatore statistico utile a stimare l’andamento delle vendite e dei consumi di tutta la stagione invernale
Da qualche anno questa ricorrenza commerciale si è diffusa in tutto il resto del mondo, anche in Italia, dove i commercianti in parte l’hanno accolta anche se con qualche resistenza.
“Rispetto allo scorso anno la percentuale dei negozi fisici che ha aderito al Black Friday è leggermente aumentata, parliamo di circa 1 negozio su tre che prova a mettersi in gioco con una promozione speciale, dichiara Nicola Rossi Presidente Confesercenti del Veneto Centrale. Consideriamo che la sfida con l’online e le grandi catene è tutta in salita per le nostre piccole attività”.
“L’opinione dei commercianti sul venerdì nero, continua ad essere divisa. Chi aderisce al Black Friday 2022 lo fa perché crede che sia una buona occasione per aumentare le vendite in rallentamento durante gli ultimi mesi anche a causa di caro-energia e inflazione. Ma c’è anche chi partecipa perché sente richiesta da parte del pubblico.
Nonostante l’aumento di imprenditori interessati però registriamo ancora che la maggior parte dei piccoli negozi, delle attività di vicinato, continua a dire no alla giornata di sconti, soprattutto perché non sembra adatto alla propria attività”.
La rete delle piccole imprese del commercio, continua Rossi, non si tira indietro dalla competizione, ma i negozi reali sono sfavoriti, anche per i maggiori oneri fiscali e costi che sostengono rispetto al web, e che riducono i margini per le offerte. E’ necessario intervenire, per garantire concorrenza e pluralismo e tutelare i negozi italiani”.
IL SONDAGGIO DI CONFESERCENTI DEL VENETO CENTRALE
All’indomani della chiusura ufficiale della “settimana black”, l’Osservatorio Economico di Confesercenti ha lanciato un sondaggio per intercettare come verranno indirizzati gli acquisti di Natale 2022. Il questionario, aperto a tutti i consumatori, ha visto la partecipazione di 300 rispondenti.
I macro argomenti oggetto dell’indagine hanno incluso sia le scelte di acquisto dei consumatori nella fatidica giornata di sconti pazzi, che le loro modalità, confrontandole rispetto all’anno scorso. Infine la preferenze soggettive rispetto ai regali da fare e ricevere.
L’indagine è stata svolta tramite la somministrazione di un questionario online anonimo, a cui hanno risposto ben 300 persone, in larga parte risiedenti nella Provincia di Padova e Vicenza.
BLACK FRIDAY E NATALE
Riguardo alla giornata del Black Friday, il 71,1% dichiara di non aver approfittato degli sconti per acquistare i regali di Natale. Tra la percentuale rimanente, equivalente al 28,9%, la fetta più consistente si è limitata ad un singolo regalo, mentre quasi il 9% ne ha acquistati di più.
Tra coloro che hanno fatto compere, la maggior parte ha acquistato nei canali di vendita digitali o da piattaforme e-commerce generaliste o dall’e-commerce della specifica attività commerciale. Gli acquisti in negozio vengono scelti da una percentuale inferiore, e avvengono soprattutto nei negozi di catene .
“Per quanto riguarda le previsioni di Natale 2022, dichiara Nicola Rossi Presidente Confesercenti del Veneto Centrale, gli acquisti si fanno ancora a dicembre, come da tradizione, approfittando dell’atmosfera Natalizia, di mercatini, negozi e fiere di Natale .
In questo momento c’è ancora un po’ di incertezza rispetto alla media di spesa, ma i regali sotto l’albero dei Padovani e Vicentini non mancheranno. Visto il periodo si cercherà di privilegiare il regalo utile e ben pensato”.
PREVISIONI ACQUISTI PER NATALE
Per quanto concerne le tendenze economiche generali, alla domanda sulla media di spesa per singolo regalo di Natale, il 60% non spenderà più di 50 euro a dono e quasi il 30% si dichiara ancora indeciso o preferisce non rispondere. Volendo fare un paragone con l’anno scorso, il budget destinato alle spese natalizie non aumenterà per il 72,4% del campione. Ancora un’ampia quota di consumatori (23,1%) sceglie di non sbilanciarsi.
Analizzando invece le preferenze qualitative, alla domanda sulla tipologia di regali prediletti da fare, moltissimi hanno le idee chiare: solo regali utili ( 62,5%) o di qualità (27,2%). Dunque, in primis regali ben pensati per il destinatario, possibilmente di pregio e non spendendo cifre esorbitanti.
Sui regali da ricevere invece, i prodotti enogastronomici vanno per la maggiore, sono stati selezionati dal 39,7% degli intervistati, seguiti dall’abbigliamento e accessori moda (35,9%) e da viaggi e vacanze (31,3%).