Anche nel 2018 valgono oltre 42 milioni di euro. Le vendite per i saldi estivi sono diminuite del 10% negli ultimi 5 anni
Al via i saldi domani sabato 7 luglio, negli oltre 1500 negozi di abbigliamento della provincia di Padova.
“Da circa 20 giorni le vendite nel settore abbigliamento sono ferme. Giugno, come purtroppo accade, ha registrato un calo nelle vendite. Questo a causa della data di inizio dei saldi che è veramente troppo anticipata rispetto a quello che è il calendario reale della stagione”, dichiara il Presidente Nicola Rossi .
“E’ necessario un cambiamento, prosegue Rossi. Si chiamano vendite di fine stagione, la data di partenza dovrebbe quindi essere a fine stagione e non nei primi giorni dall’inizio dell’estate! Riteniamo essenziale, quindi, rivedere la normativa e che la Regione preveda che nei 30 giorni precedenti l’avvio dei saldi non vi sia nessuna forma promozionale nel settore. Abbiamo ricevuto segnalazioni e telefonate da tutta la provincia, si tratta di una concorrenza sleale a tutti gli effetti”.
PREVISIONI ACQUISTI
Delle circa 390mila famiglie padovane circa l’ 80% effettuerà un acquisto in saldo, secondo i dati dell’Osservatorio Economico Confesercenti, il 4% non effettuerà acquisti e il restante non ha ancora deciso. Spesa media continua ad essere in calo rispetto al 2017, si spenderanno tra i 130 e i 140 euro a famiglia. Calo che negli ultimi 5 anni ha visto una riduzione del 10% passando dai 51 milioni della spesa complessiva del 2013 ai 42/43 previsti per quest’anno.
Sono circa 315mila le famiglie padovane che stanno aspettando l’avvio dei saldi (quelli regolari) per effettuare i loro principali acquisti.
Il saldo rimane un metodo di acquisto, anche se cala la spesa media.
Per gli acquisti i saldisti preferiscono i negozi tradizionali. Più della metà sceglie infatti la qualità e la sicurezza di un negozio tradizionale (58%).
Il 12% si recherà in un centro commerciale, il 7% in grandi magazzini, l’8% in un outlet.
Cosa preferiranno i ‘saldisti’ in questi saldi estivi?
Secondo i dati raccolti dall’osservatorio Economico della Confesercenti al primo posto tra le preferenze dei saldisti estivi vince ancora l’abbigliamento donna seguito da abbigliamento mare, capi spalla uomo e le calzature. Crescono le preferenze per la biancheria intima.
Come di consueto ricordiamo che in tutti i negozi aderenti alla FISMO CONFESERCENTI viene applicato il decalogo SALDO AMICO di cui riportiamo il testo
Per garantire la massima trasparenza nello svolgimento delle vendite, la Fismo-Confesercenti, come ogni anno, indirizza ai commercianti un decalogo che invita caldamente a rispettare, nell’ambito dell’iniziativa “Saldo Amico”:
- Attendere il periodo ufficiale dei saldi.
- Indicare in modo chiaro e ben leggibile la composizione del prezzo di vendita al pubblico (prezzo originario, percentuale di sconto, prezzo scontato in euro).
- Accettare pagamento con assegni, carta di credito e bancomat secondo i termini delle relative convenzioni.
- In caso di vizi o mancata conformità rispetto alle caratteristiche descritte del bene venduto in occasione dei saldi il commerciante è soggetto alle ordinarie norme in materia di garanzia.
- In casi diversi dal vizio o dalla mancata conformità la sostituzione del capo è a discrezione del titolare dell’esercizio.
- Durante i saldi il commerciante può consentire la prova dei capi in vendita per verificare la corrispondenza della taglia.
- Non esibire sconti generici, specie se riferiti soltanto ad alcuni articoli.
- Rendere visibile l’interno del negozio.
- Evidenziare all’esterno le taglie eventualmente disponibili.
- Usare la massima cortesia