L’Osservatorio Economico Confesercenti presenta il report regionale: il mese più ambito è agosto, le mete balneari sono al primo posto tra le preferenze. Circa il 36% degli intervistati rimarrà in regione e oltre l’80% partirà vaccinato. Il Presidente di Assoturismo Mattiazzo: “Buoni presupposti per la ripresa, il Veneto è covid free”
Nonostante la crisi, circa il 75% dei veneti (su un campione di oltre 500 persone di età media fra 40 e 60 anni) si concederà una vacanza. Un modo sicuramente per rilassarsi dopo un anno e mezzo così difficile, regalandosi una meritata pausa. Secondo i dati rilevati dall’Osservatorio Economico Confesercenti del Veneto Centrale, l’ampia maggioranza degli intervistati rimarrà in Italia (in particolare, il 36% non uscirà dal Veneto) e gli altri rimarranno comunque in Europa. Il mese più gettonato è come sempre agosto e oltre il 60% del campione a scelto una meta balneare.
Quanto alla prenotazione, solo il 40% del campione si è già mosso per fermare un alloggio mentre gli altri presumibilmente si affideranno a soluzioni last minute. Come modalità di prenotazione internet va per la maggiore (lo ha utilizzato il 58% dei rispondenti), circa il 15% sarà ospite di amici, il 7% ha organizzato il viaggio con l’aiuto di un’agenzia. Un’ampia fetta del campione, poi, si divide tra coloro che hanno deciso di tornare dove già stati, si sono affidati al consiglio di conoscenti, andranno presso case di proprietà o viaggeranno in camper.
Un altro dato molto significativo riguarda le vaccinazioni e quindi, indirettamente, il green pass: oltre l’80% dei rispondenti, infatti, dichiara di aver già ricevuto almeno una dose o di aver programmato la somministrazione prima di partire per le ferie estive.
«Le località di mare e montagna – rileva il presidente di AssoTurismo Confesercenti del Veneto, Francesco Mattiazzo – si sono riempite in brevissimo tempo e già sfiorano il tutto esaurito. Questa rapida rimonta si deve in ampia parte al turismo di prossimità: i veneti che quest’anno rimarranno in regione, secondo la nostra indagine, sono intorno al 36%. Pur non avendo dati precisi per quanto riguarda gli anni passati, possiamo stimare che la media fosse tra il 15 e il 20%. Questo movimento, tuttavia, come già detto si concentra verso le zone balneari. Soffrono invece le città d’arte: qualcosa si sta muovendo a Venezia, ma per lo più nel fine settimana». È invece una piacevole scoperta il dato sulle vaccinazioni, «più alto di quanto avremmo immaginato. Sicuramente incide l’età media dei rispondenti, sopra i 40 anni, ma il fatto che oltre l’80% dei veneti partirà vaccinato significa che il turismo è pronto per ripartire e che il green pass può funzionare. Se associamo questi dati ai numeri che descrivono l’andamento dei contagi e alla situazione negli ospedali, possiamo dire che ormai il Veneto è una regione covid free».
Il sondaggio di Assoturismo Veneto è stato illustrato anche al Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, in un video collegamento che ha coinvolto i vertici dell’associazione e numerosi operatori, per presentare alcune richieste sulla ripartenza del settore. Tra queste la detassazione per le imprese del settore turismo, la riduzione del costo del personale con lo sgravio per ulteriori sei mesi per chi rientra dalla cassa integrazione, e misure più agevolate per l’accesso al credito.
Metodo d’indagine
L’indagine è stata svolta con un questionario a risposta multipla: le risposte raccolte sono 512, con una partecipazione più numerosa da Padova e Verona. Nel tracciare gli andamenti percentuali sono state prese in considerazione anche le province di Venezia e Vicenza, ma non Treviso, Rovigo e Belluno dove i numeri raccolti sono statisticamente meno rilevanti.
Chi andrà in vacanza?
L’ampia maggioranza dei cittadini veneti andrà in vacanza: la media regionale è intorno al 75%, con una quota di vacanzieri sensibilmente più alta a Venezia (78%) e più contenuta a Vicenza (68%). La maggior parte delle persone (circa 60%, dato piuttosto omogeneo in tutta la regione), tuttavia, non ha ancora prenotato. Segno evidente che l’estate 2021 sarà all’insegna del last minute, anche per effetto dell’incertezza che regnava fino al mese scorso.
Vince il turismo di vicinato: il 36% non uscirà dal Veneto
Per quanto riguarda le prenotazioni, internet rimane il mezzo preferito: in media l’ha utilizzato il 58% degli intervistati, mentre solo 7% ha scelto l’agenzia. Su queste percentuali probabilmente incide il fatto che, come è evidente dalle successive tabelle, quest’estate i veneti non si sposteranno su lunghe distanze: al contrario, l’86% del nostro campione non uscirà dall’Italia e il 36% non varcherà i confini regionali. Anche per questo, forse, nell’organizzare le vacanze molti si sono organizzati con amici e parenti (12,4%), andranno presso case di proprietà o sceglieranno soluzioni già sperimentate in passato.
Per quanto riguarda gli spostamenti, mentre il dato sui viaggi all’estero è abbastanza omogeneo quello sulla mobilità in Italia registra delle variazioni più sensibili. In particolare i vicentini si dimostrano viaggiatori meno “avventurosi”: la percentuale di rispondenti che non uscirà dal Veneto è pari al 50%, la più alta a livello regionale. I veneziani si muoveranno prevalentemente in Veneto (38%) o al sud (37%) mentre solo il 25% progetta di postarsi nel centro-nord. I veronesi mostrano invece meno attaccamento alla regione (ci rimarrà solo il 22%) e più affezione per sud, meta 42% dei nostri intervistati. I padovani si dividono in modo abbastanza omogeneo, senza marcate differenze per quanto riguarda le destinazioni.
Agosto al mare (vicino): la vacanza “tipo” del 2021
Veniamo quindi alle destinazioni: oltre il 60% degli intervistati ha già deciso di andare al mare, che risulta quindi la meta numero uno per preferenze. Una buona notizia per gli stabilimenti locali, vista l’alta percentuale di persone che rimarrà in regione. La montagna, seconda meta più amata, segue a distanza con circa il 20% di preferenze. Al terzo posto le città d’arte (10%) e infine viaggi di altro genere (esperienziale, lago, trekking, passeggiate).
Quanto al periodo, agosto è come sempre il mese più gettonato: anche se i tempi in cui le città si svuotavano fino a rimanere deserte sono ormai lontani, infatti, circa la metà degli intervistati si muoverà proprio nel mese di agosto. Il secondo mese che vede più partenze è luglio (25,6%), mentre settembre sorpassa ampiamente giugno, superandolo di quasi 4 punti percentuali.
Con uno sguardo alle singole province, vediamo che i vicentini sono i più attaccati alla tradizione agostana, mentre i veneziani vedono una più alta percentuale di partenze nel mese di luglio. Padovani e veronesi, invece, sono in linea con le medie regionali.
Covid: l’82% dei vacanzieri partirà vaccinato
Infine una buona notizia per quanto riguarda le vaccinazioni. L’82% di coloro che hanno risposto al sondaggio dell’Osservatorio Economico Confesercenti ha già ricevuto la prima dose di vaccino o prevede di riceverla prima della partenza. Le percentuali di coloro che dichiarano di non aver trovato posto dimostra una buona organizzazione per quanto riguarda le somministrazioni, mentre sono più sensibili i numeri che riguardano i dubbiosi. Vicenza è la città con il più alto numero di rispondenti che dichiara di non volersi vaccinare (17%), seguita da Padova (14%). Venezia è invece al primo posto per la fiducia nei confronti del vaccino: l’87% lo ha già ricevuto o prenotato e solo il 4% non intende usufruirne.