Confesercenti Verona: “Il Far West non è nei nostri principi”

il Direttore Torluccio:”Abbiamo sempre sostenuto le proteste civili fin qui fatte dagli esercenti e, se necessita, siamo pronti a farlo ancora, ma non è possibile tollerare qualsiasi iniziativa che sconfina nell’illegalità”

In relazione all’iniziativa “Io apro 1501”, che prevede l’apertura dei pubblici esercizi aderenti a pranzo e a cena per venerdì 15 gennaio, in aperto contrasto con le limitazioni imposte e confermate anche dagli ultimi DPCM, Confesercenti Verona prende le distanze.

“Siamo perfettamente consapevoli dello stato in cui versano i pubblici esercizi e anche tutte le altre imprese che hanno patito e stanno ancora soffrendo per le conseguenze dei vari dpcm intervenuti nel tempo” sostiene il direttore generale Alessandro Torluccio. “Abbiamo sempre sostenuto le proteste civili fin qui fatte dagli esercenti e, se necessita, siamo pronti a farlo ancora, ma non è possibile tollerare qualsiasi iniziativa che sconfina nell’illegalità.”

“Rappresentiamo gli interessi della categoria da anni – incalza il presidente di Confesercenti, Paolo Bissoli – noi per primi sappiamo che il governo non ci ha tenutI in considerazione, non riconoscendo le nostre richieste di ristori adeguate agli imprenditori del settore della ristorazione e degli altri settori che sono sull’orlo della chiusura dell’attività, ma invito comunque a prestare molta attenzione alle gravissime conseguenze che questa iniziativa potrebbe comportare”.

“Pur condividendo i motivi della protesta, conclude Alessandro Torluccio, Confesercenti ha sempre garantito ed appoggiato tutte le iniziative che rispettano la legalità, non è possibile transigere. Rivolgo quindi il mio invito agli esercenti a non cedere all’istinto, pur con un’annunciata promessa di tutela legale, ma di resistere alla tentazione e restare dentro i confini della legalità.

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