Confesercenti Vicenza interviene sul progetto di riqualificazione dell’area ex Macello

Faib

Riqualificazione sì, ma attenzione all’equilibrio della rete commerciale

Un progetto ambizioso quello della Aim Amcps, che prevede il rilancio dell’immobile dell’ex Macello con un parcheggio, dei locali ed una piazzetta.

Si tratta di un intervento che potrebbe piacere ma dobbiamo fare attenzione ad alcuni passaggi importanti. A parlare è il delegato Confesercenti per il centro, Martino Roviaro.

Primo: attività commerciali. In un momento di equilibri delicati per il settore commercio, l’arrivo di altri negozi potrebbe causare una pressione su tutte le attività commerciali non solo della zona ma dell’intero centro. Inoltre, auspichiamo che non vengano ipotizzate medie e/o grandi strutture di vendita commerciali che andrebbero a danneggiare il tessuto economico fatto di piccole attività di vicinato.

Secondo : il parcheggio. Sulla questione dei parcheggi, è il mondo che ce lo insegna: se vogliamo una città vivibile dobbiamo garantire l’accessibilità al centro. Per fare questo occorre un sistema di parcheggi e di trasporto pubblico.

La strada da perseguire è quindi quella del confronto e della condivisione di un modello di accessibilità e di accoglienza che mette insieme e completi il sistema dei parcheggi esistenti. Non possiamo viaggiare a vista, è necessario un progetto che analizzi la mobilità complessiva.

Terzo: recupero dell’area. Su questo tema interviene il Presidente Confesercenti di Vicenza, Flavio Convento.

Stiamo lavorando in tutto il territorio Veneto per riqualificare e recuperare immobili sfitti, si pensi ai progetti dei Distretti del Commercio presentati lo scorso fine luglio. I progetti hanno una programmazione precisa, viene fatta un’analisi dell’intera area considerando l’impatto sui cittadini residenti e gli operatori commerciali. Attenzione poi, lo ribadiamo, che i progetti di rigenerazione non siano solo a destinazione commerciale. Ad esempio si potrebbe pensare a qualche intervento di servizio per la città e le imprese.

La sfida non è solo per gli operatori del commercio ma riguarda i concetti fondamentali di rigenerazione urbana, di sviluppo economico e di qualità della vita nei nostri territori.

Il centro urbano vive grazie alle diverse funzioni che in esso vi operano: non solo commercianti ma anche artigiani, esercenti, liberi professionisti, attività di servizio.

I nostri centri vanno gestisti come grandi imprese: obiettivi, strategie, un team e un manager che lavorino per conseguirli, una costante verifica dei risultati ottenuti che non può prescindere dalla chiusura di cassa dei nostri commercianti.

Non solo, è necessario saper coniugare l’organizzazione commerciale dei nostri centri storici con la promozione turistica e soprattutto con il sistema di accoglienza dove l’obiettivo è una struttura organizzata in grado di rispondere al meglio a residenti, visitatori, turisti e fruitori dei centri storici.

Auspichiamo che l’Amministrazione comunale si confronti con le associazioni di categoria per condividere nel dettaglio questo progetto, è importante ascoltare chi vive la quotidianità del centro storico.

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