Tra gli aspetti principali delle riforma l’ampliamento della rete dei beneficiari e percentuali elevate previste per le imprese che investono
Il 15 marzo 2019 il via alla riforma del Fondo Centrale di Garanzia che prevede “nuove modalità di valutazione delle imprese ai fini dell’accesso per le piccole e medie imprese e articolazione delle misure di garanzia”.
Vista l’importanza delle modifiche apportate, Confesercenti ha organizzato un workshop su “Aspetti innovativi e posizionamento dei Confidi”, martedì 12 marzo alle 10.00, presso la Sala Nori di via Nazionale 60.
Dopo i saluti del Segretario Generale di Confesercenti Mauro Bussoni e del presidente di Cosvig Vincenzo Schiavo, sono intervenuti Gianni Triolo (Amministratore delegato Cosvig), Pierpaolo Brunozzi (direttore strumenti di garanzia del Fondo Centrale), Gianpaolo Pavia (responsabile area sviluppo e supporto del Fondo Centrale), Marco D’Onofrio (direttore Cosvig) e Silviano Di Pinto (responsabile commerciale ATS Servizi).
Con la riforma del Fondo Centrale si attua un cambiamento di politica della garanzia pubblica che diventa un vero strumento anticiclico che favorisce le imprese che hanno difficoltà nell’accesso al credito. Le stime indicano in ben 7 mld la parte di credito mobilitato dalle nuove regole con un totale di imprese più che raddoppiate rispetto al passato (quasi 200 mila imprese interessate). L’avvio più dinamico delle Sezioni speciali, Campania, Sicilia, Lazio sarà un acceleratore di opportunità finanziarie per le imprese e le nostre strutture.
Tra gli obiettivi della riforma:
- ampliamento platea beneficiari – fissata una soglia limite di accesso al Fondo, in termini di probabilità di default, a un valore (9,43%) che consente da un lato, un significativo allargamento della platea dei potenziali beneficiari (escluse solo l’8% delle PMI italiane); dall’altro consente l’accesso a quelle imprese che sono economicamente e finanziariamente sane;
- razionamento del rischio – misure di copertura più elevate per le imprese che pur essendo sane sono maggiormente esposte a rischio credit crunch;
- sostegno alle operazioni per investimenti – orientamento del Fondo verso una maggiore copertura del finanziamento a fronte di investimenti;
- integrazioni – possibilità di integrare la percentuale di garanzia a favore del soggetto beneficiario finale grazie al supporto dei Fondi Regionali.
“Finalmente si apre un’era nuova – ha affermato il Segretario Generale Confesercenti Mauro Bussoni – in quanto si amplia la rete dei beneficiari del Fondo di Garanzia. Una riforma, questa, molto importante in quanto va a vantaggio delle imprese che hanno maggiori difficoltà di accesso al credito. Abbiamo stimato che circa 250 mila imprese potranno così accedere al credito e noi come Confesercenti, grazie alla nostra rete, siamo pronti a dare tutte le risposte necessarie”.
“Con la riforma che sarà operativa dal 15 marzo – ha spiegato Pierpaolo Brunozzi, Direttore strumenti di garanzia del Fondo Centrale – si apre una nuova fase in cui si assiste all’introduzione di un modello di rating per la valutazione delle imprese e alla ridefinizione della copertura per quelle imprese che presentano maggiori difficoltà di accesso al credito. Con l’introduzione del modello rating ci sarà un ampliamento delle maglie di accesso al Fondo di Garanzia in quanto potranno essere ammesse imprese con probabilità di default alta. Altra novità interessante sta nelle percentuali elevate previste per le imprese che investono. Ora non ci resta che attendere l’avvio di questa nuova fase per il Fondo che dovrà favorire, in maniera più efficace, l’accesso al credito delle piccole e medie imprese”.
“La riforma è centrale in quanto va a vantaggio delle imprese economicamente meno strutturate – le parole di Gianni Triolo, Amministratore delegato Cosvig – e mette a disposizione 7 miliardi in più di finanziamenti per quelle imprese che sono considerate più critiche. Va sottolineato che nella fascia “critica” rientra il 67% delle imprese. Quindi si apre un nuovo capitolo che può portare vantaggi reali per quegli imprenditori che investono e che vogliono crescere, che così vedranno le loro domande soddisfatte. Da parte nostra, oltre al consueto supporto che offriamo a livello operativo, dovremmo far comprendere all’imprenditore l’importanza di una cultura finanziaria, alla base dello sviluppo dell’attività e del business”.
“Cosvig è stata da sempre pioniera nell’accesso al credito – ha sottolineato il Presidente Vincenzo Schiavo. Da quando abbiamo iniziato, dieci anni fa, abbiamo registrato numeri importanti: abbiamo coperto in Italia più di 50 mila imprese e dato sostegno a 500 mila lavoratori. Dal 15 marzo cambiano alcune regole: più imprese che possono accedere al credito, soprattutto quelle che vogliono investire per lo sviluppo del loro business. Noi come Cosvig rappresentiamo l’accesso al Medio credito centrale, ma Confesercenti ha al suo interno una serie di soggetti che offrono sostegno al credito, svolgendo una funzione di ponte tra le aziende e gli intermediari bancari”.
VIDEO – Le parole di Vincenzo Schiavo, presidente di Cosvig
ALCUNE FOTO DEL WORKSHOP