“Un altro segno drammatico della crisi italiana, che però lascia intravedere la via della ripresa”. Lo ha detto Massimo Vivoli presidente di Confesercenti Toscana in merito ai dati sui consumi in Toscana elaborati da Unioncamere- Il segno meno (-4,8 %) sui consumi in Toscana,- continua Vivoli- in realtà lascia intravedere spiragli di una possibile ripresa. Il II trimestre del 2013, infatti, ci consegna un dato positivo, e cioè che il costante calo delle vendite al dettaglio ha subito una fase di arresto. Malgrado il grave periodo di crisi- spiega ancora il presidente di Confesercenti regionale- per la Toscana la tendenza è positiva rispetto al resto d’Italia (- 7,6 %). Si conferma il trend che, a partire dal 2012 , l’economia della regione ha subito meno il calo generalizzato dei consumi. Serve, adesso- conclude- uno scatto che parte dalla politica a sostegno di questo importante, seppur ancora acerbo, cambio di rotta. E’ necessario, infatti che il Governo prenda posizione contro l’ipotesi di aumento dell’Iva e della pressione fiscale, che porterebbero a un ulteriore impoverimento e quindi calo dei consumi”.
Secondo i dati rivelati dall’Ufficio Studi di Unioncamere Toscana, infatti, nella regione il segno e’ ancora meno, , ma il II trimestre del 2013 registra la prima frenata di rilievo al costante calo delle vendite al dettaglio. In Toscana le cose vanno inoltre meglio che in Italia (-7,6%): si conferma dunque il trend che, a partire da inizio 2012, vede la regione subire meno gli effetti del calo generalizzato dei consumi, anche se la grande distribuzione registra una flessione di rilievo.”