Auspicio è di riuscire a definire rinnovi contrattuali per terziario e turismo entro l’estate
Confesercenti ribadisce la ferma volontà di portare avanti il confronto negoziale con i sindacati, per arrivare ad un rinnovo contestuale dei contratti di terziario e turismo che però tenga conto del difficile scenario economico e dell’ancora grave situazione in cui versano gran parte delle PMI dei due settori. Il nostro auspicio è di riuscire a definire entrambi i rinnovi contrattuali entro l’estate. Nel frattempo per Confesercenti e per le imprese aderenti del settore terziario continuerà pertanto ad avere vigenza il contratto scaduto alla fine del 2013.
Nonostante i timidi segnali di ripresa dell’economia, il mercato interno rimane sostanzialmente fermo. La domanda è ancora del tutto insufficiente, mentre continua l’emorragia di imprese di piccole e medie dimensioni nei settori del commercio, dei servizi e della ristorazione. Si assiste inoltre ad una progressiva diminuzione del tasso di sopravvivenza delle attività: nel turismo, quasi 6 imprese su 10 scompaiono nei primi tre anni di vita, mentre nel commercio cessa prematuramente un’attività su due. Per le PMI la ripresa non è ancora arrivata, ed i recenti miglioramenti del mercato interno riguardano soprattutto le imprese più strutturate. Anche l’incremento delle vendite registrato dall’Istat a gennaio è trainato dalle grandi superfici (+3,2%), mentre le imprese minori rimangono al palo (+0,2%).
In questa fase tanto complessa la priorità deve essere la tenuta delle PMI, che solo così possono continuare a garantire occupazione e valore aggiunto per il Paese. Il rinnovo del contratto deve quindi tenere conto delle persistenti difficoltà e recepire le esigenze delle imprese con meno di 9 dipendenti, che garantiscono l’occupazione del 50% circa dei 6 milioni di lavoratori del commercio, del turismo e dei servizi. Confesercenti ha dato ai rappresentanti di Fisascat, Uiltucs e Filcams la più ampia disponibilità ad una trattativa tesa a definire i rinnovi dei contratti del terziario e del turismo, a condizione che in entrambi i settori vengano valorizzati ruoli e specificità delle PMI, nell’ottica di una visione che punti a mantenere i livelli occupazionali, sostenere la possibilità di ripresa e garantire maggiore stabilità alle PMI. Con un rinnovo orientato anche a valorizzare e ridefinire nuove regole di governance e funzionamento degli istituti bilaterali, prevedendo l’estensione dei servizi anche alle imprese e alle altre categorie produttive.