Acquisto titoli effetto su Pil italiano di 1,4 punti percentuali in 2015-16
Credito bancario più accessibile e meno costoso per famiglie e imprese di tutta l’area euro grazie al quantitative easing della Bce. E ancor di più nei paesi dove la crisi sui debiti ha colpito più duramente. Secondo la Banca d’Italia “il programma di acquisto di titoli comporterebbe nell’immediato una diminuzione di circa 20 punti base del costo medio dei nuovi prestiti erogati alle imprese e di 35 punti base di quelli erogati alle famiglie”. E’ quanto comunica uno studio sugli effetti del Qe pubblicato dall’istituzione di Via Nazionale. “Un impulso aggiuntivo alla riduzione dei tassi sui prestiti potrebbe derivare, indirettamente, dal miglioramento delle condizioni di raccolta delle banche. Questo effetto – aggiunge Bankitalia – potrebbe essere particolarmente rilevante nei paesi maggiormente colpiti dalla crisi del debito, nella misura in cui la riduzione degli spread migliorerà ulteriormente l’accesso delle banche al finanziamento all’ingrosso”.
“Gli acquisti di titoli della Bce – conclude Bankitalia – avranno un impatto sull’economia italiana pari a quasi 1,4 punti percentuali di Pil nel biennio 2015-16 sia come effetti diretti (tassi e prezzi asset) che attraverso quelli indiretti (calo euro e conseguente spinta a export)”.