“Confesercenti propone all’Amministrazione Comunale della Città capoluogo un percorso che ritiene necessario per lo sviluppo economico del territorio in una fase dove, se non s’interviene tempestivamente, si rischia di rimanere fuori dai processi economici che coinvolgono il nostro territorio con grave nocumento per la Città. Siamo convinti che chi ha la responsabilità di amministrare la Città ha il dovere di cogliere il senso della proposta e aprire un proficuo confronto ove sarà possibile verificare il contributo positivo delle Associazioni” dichiara il Direttore di Confesercenti Catania Salvo Politino.
“E’ necessario costituire un tavolo di lavoro fra associazioni, attori economici pubblici e privati di questa città per realizzare un progetto in grado di individuare soluzioni concrete ed un percorso comune per affrontare e risolvere definitivamente il problema della vivibilità della nostra città e delle imprese che vi operano, salvaguardando l’economia cittadina e sostenendo le ragioni delle piccole e medie imprese. Occorre impegnare tutti questi soggetti ma anche altri da coinvolgere: banche, provincia, regione, privati, camera di commercio a sedersi attorno ad un tavolo per realizzare un progetto di “MARKETING URBANO PER LA CITTA’ DI CATANIA”. Un grande e ambizioso progetto che deve vedere tutti: pubblico e privato protagonisti, uniti, per rilanciare l’economia cittadina e far diventare Catania la tanto decantata “città territorio” che attragga investimenti, visitatori e persone per fare gli interessi di tutti e far ripartire il motore dell’economia. Quindi accantoniamo risentimenti e personalismi, abbandoniamo le polemiche e concentriamoci su quello che deve essere fatto per l’interesse collettivo, ognuno per quanto di competenza. Questa è la proposta di Confesercenti: lavoriamo insieme uniti e compatti consapevoli che spetta a noi garantire un futuro migliore ai nostri figli. E’ tempo di riflettere – conclude Politino – sulla gravissima crisi che attanaglia imprese e famiglie e fare qualcosa, insieme, per uscirne fuori”.