Crisi demografica: Fipac Confesercenti, pensioni e sanità tornino priorità dell’agenda politica. Il welfare non è un costo, ma un investimento necessario per un paese che invecchia

“Strutture sul territorio insufficienti, ma rivolgersi al privato ha costi insostenibili per la maggior parte dei pensionati”

Serve un nuovo patto sociale per affrontare le sfide poste dalla crisi demografica e dal rapido invecchiamento della popolazione. Fipac, il sindacato dei pensionati Confesercenti, sollecita un confronto su pensioni e sanità, temi centrali per un welfare in grado di rispondere ai bisogni reali degli anziani. In un’Italia in cui la popolazione over 65 cresce costantemente, è indispensabile rimettere questi temi al centro del dibattito pubblico e delle scelte di governo.

“Il nodo cruciale è la sostenibilità”, sottolinea Pier Giorgio Piccioli, Presidente nazionale Fipac. “Dalle assemblee elettive che stiamo svolgendo in tutta Italia emerge un dato allarmante: aumentano gli anziani le cui pensioni non bastano più a garantire una qualità minima della vita. E il venir meno delle famiglie tradizionali, che un tempo rappresentavano un sostegno, rende ancora più urgente intervenire”.

“Oggi molti over 75 sono soli o si prendono cura di parenti ancora più anziani. Con le pensioni attuali non è possibile né assumere una badante né accedere a una RSA. Le strutture disponibili sul territorio sono spesso insufficienti, e le rette troppo elevate per un pensionato medio. Anche sul fronte sanitario la situazione è critica: le liste d’attesa si allungano ovunque, costringendo sempre più anziani a rivolgersi al privato, con costi insostenibili”.

“Rivolgiamo un appello al Governo”, conclude Piccioli, “affinché si torni a investire seriamente sul welfare. La fiscalità generale deve sostenere il sistema pensionistico con maggiore efficacia, partendo da una razionalizzazione equa delle risorse. Chiediamo inoltre che le perequazioni automatiche vengano riconosciute per tutti i redditi. E la sanità ha bisogno di riforme concrete, capaci di garantire accesso e qualità. Come Fipac stiamo lavorando alla costruzione di una rete territoriale che assicuri supporto agli anziani e faccia da ponte con le istituzioni, per contribuire a un welfare realmente inclusivo, all’altezza delle trasformazioni demografiche in atto”.

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