“Nel giro di pochi mesi l’Italia potrebbe contare su risorse targate Europa per 85-90 miliardi da investire in grandi opere su un arco temporale di sette anni e se consideriamo che il 2014 è l’anno in cui si prevede una più vigorosa ripresa dell’economia nonché il semestre di presidenza italiana della Ue, davvero non si può dire che manchino le opportunità per avere fiducia e fare un buon lavoro, bisogna solo crederci”. E’ quanto ha affermato, in un’intervista al Messaggero, il ministro per gli Affari europei, Enzo Moavero.
Parlando dei fondi strutturali europei, Moavero ha spiegato: “Siamo alla fine del ciclo 2007-2013 e, per quanto negli ultimi tempi siamo stati più attivi, ancora resta da spendere il 60% circa dell’importo assegnato all’Italia, intorno ai 15-16 miliardi che possiamo utilizzare entro il 2015. Se a ciò aggiungiamo – ha proseguito – che questi 15-16 miliardi europei ne prevedono altrettanti provenienti dal bilancio nazionale, vuol dire che stiamo rinunciando a investimenti in infrastrutture per circa 30 miliardi. E non è finita qui”.
“Quanto ai fondi europei siamo alla fine del ciclo 2007-2013. Dunque fra meno di tre mesi inizia il nuovo che copre il periodo 2014-2020 – ha aggiunto il ministro -.
Ebbene, secondo quanto già stabilito, l’Italia ha ottenuto finanziamenti per oltre 29 miliardi ai quali se ne devono aggiungere altrettanti provenienti dal bilancio nazionale”.