Renzi a Bruxelles: “Rispetteremo l’agenda”
E’ atteso per oggi il consiglio europeo di Bruxelles. Ieri il premier Renzi, in vista del vertice Ue dove presenterà il piano delle riforme, aveva parlato alla aule, che hanno approvato la sua relazione. E nel suo intervento in Senato il presidente del Consiglio ha poi assicurato che il governo “è determinato a rispettare l’agenda che ci siamo dati in sede di dichiarazioni per la fiducia, perchè l’Italia ha voglia di arrivare al semestre avendo fatto le riforme”. Su questo si giocherà la credibilità delle istituzioni, a partire dal governo, affermando il principio che il rispetto delle regole del gioco in Europa non deriva da un’imposizione altrui ma da una scelta politica consapevole, e che saremo in grado di modificare le regole del gioco in Europa solo se avremo dimostrato che noi siamo in grado di modificare il nostro Paese e di essere credibili con i nostri cittadini”.
“Renzi ha fatto anche un riferimento alla spending review che il commissario Cottarelli sta elaborando e che verrà presentata in modo chiaro dal governo in Parlamento. “La spending la presenteremo dopo una analisi politica – ha spiegato – il commissario ci ha fatto un elenco ma toccherà a noi decidere. Noi ci presenteremo in modo chiaro in Parlamento con l’elenco delle voci dove vogliamo intervenire e dove no”.
“L’Europa corre il rischio di una deriva tecnocratica e burocratica europea – ha continuato – e i prossimi mesi, con le elezioni, il rinnovo delle istituzioni e il semestre italiano, sono decisivi per dare una risposta e ridare all’Europa lo sguardo alto e ideale del sogno dei padri fondatori”. “Le riforme di fisco e giustizia vanno affrontate prima di luglio, come priorità, perchè non è colpa di un Commissario europeo se siamo gli ultimi nella giustizia civile: i dati della Ue non sono i numeri a caso della strega brutta e cattiva, ma sono i dati della nostra debolezza” ha proseguito il premier.
“E poi durante il semestre di presidenza italiana dell’Ue – ha concluso Renzi – l’Italia organizzerà un appuntamento ad hoc sull’agenda digitale. “Sarà importante usare il semestre come occasione per approfondimenti specifici e settoriali e per l’Italia significherà utilizzare il semestre anche ponendo alcune sfide innovative che possono essere occasioni trasversali, perciò abbiamo convenuto di organizzare a ottobre un appuntamento sull’agenda digitale che coinvolga tutti e 28 i paesi dell’Ue. Parte della competitività del sistema deriva da investimenti su questo settore e dalla capacità delle forze politiche e dei governi di tradurlo in atti concreti, di questo abbiamo discusso con Hollande e Merkel”.