Il Presidente dell’Associazione Sapar/Confesercenti: “le comunicazioni errate creano solo malintesi fra gestori ed esercenti”
“L’aumento del prelievo erariale (PREU) sugli apparecchi da intrattenimento è un aumento in vigore dal 1° di gennaio, non è sindacabile e prescinde da qualsiasi tipo di rinegoziazione del contratto fra le parti; esso ricade sul movimento ”in” dell’apparecchio, quindi incide egualmente su tutti i soggetti della filiera. Pertanto l’aumento del prelievo erariale unico (PREU) non soggiace a modifiche contrattuali o negoziazioni”. Il presidente dell’Associazione Nazionale Sapar (aderente a Confesercenti) Raffaele Curcio, chiarisce e mette un freno alle numerose segnalazioni che circolano fra gli operatori, secondo le quali alcune associazioni di categoria stanno inviando messaggi e note ai propri associati che recitano: “Legge di Stabilità 2016 – Hai slot in tabaccheria? NON accettare modifiche contrattuali del tuo compenso sulle slot!”, iniziativa che sta creando non pochi malintesi e conflittualità fra gestori ed esercenti.
“L’Associazione ha già provveduto ad inviare alle associazioni di categoria delle lettere in cui si evidenzia che l’aumento del PREU determinato dalla Legge di Stabilità 2016 non soggiace a modifiche contrattuali” ha proseguito Curcio.
Il presidente Sapar ha comunque ribadito “la necessità e la nostra volontà di istituire un tavolo di confronto per definire congiuntamente delle linee di concertazione con il governo e l’Amministrazione dei Monopoli, soprattutto in merito alle tempistiche di sostituzione e/o aggiornamento degli apparecchi, necessarie per la sostenibilità della filiera, visto che tale aumento d’imposta comporterà un maggior onere per tutta la filiera, esercenti e gestori compresi. Mi auguro vivamente che si riesca a trovare un dialogo che sia costruttivo ed efficace, al fine di rendere sopportabile per tutti gli operatori questo maggiore onere ed evitare conflittualità fra gli stessi”.