Gran lavoro per forni artigianali e pasticcerie tra i giorni precedenti Halloween e le feste di Ognissanti e Defunti. Le ricorrenze hanno infatti un ‘dolce corollario’ di preparazioni tipiche che caratterizzano le tavole regionali, dai dolcetti a forma di mostri, teschi e fantasmini alle ‘fave dei morti’, piccoli biscottini con farina di mandorle e pinoli, alle ‘fanfullicche’, bastoncini di zucchero di forma attorcigliata fino agli ‘stinchetti dei morti’, dolcetti fatti con albume, mandorle, zucchero e cacao. Specialità richieste dal pubblico e che portano su le vendite nei panifici e nelle pasticcerie.
“In un periodo un po’ fiacco come può essere ottobre-novembre e prima di arrivare al Natale, queste ricorrenze danno un po’ di smalto alle vendite e ci assicurano un aumento di fatturato intorno al 5-10%”, osserva il vicepresidente di Assopanificatori Confesercenti, Benvenuto Pagnoni, che ha un panificio artigianale a Pesaro.
“In questi giorni abbiamo venduto molta biscotteria ‘ispirata’ alle figure di Halloween – osserva Pagnoni – Dolcetti che le mamme comprano per i bimbi, per le merende a scuola o a casa e anche per essere pronti a donarli nel momento della ‘questua’, ‘dolcetto o scherzetto?’, del 31 sera. Poi ci sono altri dolci che tirano anche nei giorni seguenti, come le fave dei morti, gli amaretti e la piada dei morti che è una specialità romagnola molto diffusa anche da noi. E’una pasta brioche con sopra mandorle, uvetta e pinoli. Anche questi dolci cosiddetti dei morti hanno un buon mercato”.
Le ricorrenze aiutano quindi la tradizione dei panifici artigianali e dei pasticceri, ma anche le novità dettate dal mercato.