(Reggio Emilia, 29 Marzo 2018). Battesimo milanese in una location di grande prestigio per il Boiardo, originale cocktail medium drink nato dalla creatività del barman Vanni Folloni per celebrare la freschezza e la finezza di perlage del vino Spergola. L’innovativo aperitivo è stato presentato nel cuore del capoluogo lombardo, presso il Ristorante Museo Pavarotti, tempio della cucina emiliana in terra meneghina, ad un’ampia e qualificata platea composta da opinion leader, giornalisti, sommelier, barman e bartender arrivati per l’occasione da tutta Italia.
A questa importante iniziativa ha partecipato FIEPET CONFESERCENTI NAZIONALE con il suo Vice Presidente Antonio Gobbato, il quale ha testimoniato il superlativo sforzo fatto da tutti gli attori in campo per la promozione sia di un prodotto eccezionale come la Spergola, ma quanto di un territorio che riscopre le sue origini. Continuando Gobbato ha evidenziato che il Boiardo cocktail è uno splendido esempio di come attraverso le giuste collaborazioni si possa fare innovazione anche in settore come quello dei Bar dove la riscoperta di tradizioni quando si sposano con giusta professionalità sono sempre vincenti.
“Frutto della collaborazione tra Compagnia della Spergola e Confesercenti Reggio Emilia – ha sottolineato Vanni Folloni – questa bevanda ‘any time’ è stata ottenuta miscelando il vino Spergola con altri ingredienti eccellenti come Vodka, Gin e Sciroppo di Lavanda. Un mix irresistibile dal sapore estremamente fresco e piacevolmente profumato con note alcooliche di diversa intensità”.
Il Boiardo si impone così agli amanti del buon bere di ogni età come cocktail sparking più moderno del kir e più modaiolo dello spritz e capace di conquistare un ampio pubblico.
“Questo cocktail assolutamente innovativo – ha dichiarato Roberto Martinelli, direttore generale di Casali Viticultori, una delle cantine reggiane aderenti alla Compagnia della Spergola – esalta i pregi olfattivi e gustativi di un vitigno bianco dalle radici antichissime, storico protagonista dell’enologia italiana. Conosciuta ed apprezzata già ai tempi di Matilde di Canossa e successivamente valorizzata e tramandata nei secoli. L’uva Spergola è stata recentemente riscoperta grazie all’azione di alcune importanti realtà vitivinicole delle colline reggiane”. “L’obiettivo della Compagnia – prosegue Martinelli – è valorizzare le produzioni della viticoltura locale in piena coerenza con i principi della salvaguardia ambientale e dello sviluppo ecosostenibile del territorio”.
Un tema ripreso anche da Dario Domenichini, presidente di Confesercenti Emilia Romagna, che ha ricordato come la valorizzazione delle tipicità agro-alimentari quale driver per la promozione del sistema economico locale sia da sempre una delle cifre dell’azione dell’organizzazione. Lo testimoniano, tra l’altro, i numerosi ‘itinerari gastronomici’ che da anni Fiepet Confesercenti propone in collaborazione con i ristoratori e i produttori del comprensorio.
“In questo quadro – ha proseguito Domenichini – si inserisce anche la recente collaborazione con la Compagnia della Spergola e con i Comuni aderenti del territorio per promuovere anche in chiave turistica l’area delle colline di Scandiano e Canossa partendo proprio da un elemento di tipicità enologica ampiamente riconosciuto come lo spumante a base di uva Spergola”.
“Con la creazione del ‘Cocktail del Boiardo’ – ha concluso il presidente – Confesercenti ha voluto fornire un elemento in più alle piccole e medie imprese della ristorazione e ai pubblici esercizi non
solo del territorio emiliano in modo da esaltare la tipicità della Spergola con uno dei momenti più popolari della convivialità italiana: l’aperitivo. La presentazione nella città che per definizione è considerata la più glamour d’Italia vuole essere il trampolino di lancio di una novità per il mondo del bar”.
Il numeroso e qualificato pubblico che a Milano ha affollato il Ristorante Museo dedicato al grande tenore ha potuto vivere una piacevole serata all’insegna di assaggi e degustazioni con il nuovo drink affiancato alle proposte gastronomiche curate dallo staff dello chef Fedele Di Santo.