Dalla spending review 6,6 miliardi. Oggi il Consiglio dei ministri alle 18.00
La sforbiciata alla spesa pubblica di 6,6 miliardi di euro ci sarà, così come gli 80 euro in busta paga per i lavoratori che guadagnano fino a 1.500 euro. Lo ha confermato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in vista del Consiglio dei ministri di questo pomeriggio alle ore 18.00. “I tagli dovrebbero essere assolutamente confermati – ha detto Poletti intervenendo alla ‘Telefonata di Belpietro’ – credo che gli elementi di fondo siano chiari: si lavora per ridurre la spesa e per fare in modo che gli 80 euro ci siano. Questo mi pare fuori discussione”.
In attesa del Cdm, dove approderà il Def – il Documento di Economia e Finanza – quello che però ancora si sta studiando (per il dl sull’Irpef c’è ancora una settimana di tempo) è la curva delle detrazioni, ovvero su quale fascia di reddito concentrare il taglio maggiore e dove partire quindi con il decalage. Altro nodo aperto rimane anche quello dell’Irap. A quanto si è appreso negli ultimi giorni, il taglio dell’imposta regionale sulle imprese potrebbe essere quest’anno del 5% per andare a regime, salendo al 10%, a partire dall’anno prossimo. Tutto dipenderà dalle entrate assicurate dall’aumento delle rendite finanziarie che dovrebbero appunto compensare il taglio.
I numeri macroeconomici dovrebbero, infine, essere quelli in qualche modo emersi in questi giorni: la crescita si dovrebbe fermare quest’anno allo 0,8% contro lo 0,6% previsto dalla Commissione europea e l’1% indicato dal governo Letta. Il rapporto deficit-pil dovrebbe invece essere compreso tra il 2,5% e il 2,6%. Discorso a parte per il debito. L’intenzione del governo è quella di rinegoziare con l’Ue i tempi per il piano di rientro rigidamente previsto dal fiscal compact, ma la trattativa ufficiale dovrebbe essere rimandata alla presidenza italiana del semestre europeo.