“Nei cinque decreti legislativi che saranno esaminati domani dal Consiglio dei Ministri, stando alle proposte sulle quali è stata avviata una prima discussione nel corso del Consiglio dei Ministri del 23 giugno, mancano alcuni provvedimenti che la stragrande maggioranza delle imprese attende ormai da tempo”. Lo afferma Daniele Vaccarino, Presidente di Rete Imprese Italia, che “esprime forte preoccupazione per l’approssimarsi della scadenza del termine ultimo concesso dal Parlamento al Governo per l’attuazione della Legge Delega di riforma del sistema fiscale”.
“Non vi è traccia – continua – dei provvedimenti che le piccole e medie imprese italiane si attendono dall’attuazione della Riforma, quali il riordino dei regimi fiscali con l’introduzione dell’Iri e del regime di cassa per i soggetti in contabilità semplificata, la ridefinizione del nuovo regime forfetario, la definizione dell’autonoma organizzazione ai fini dell’Irap”.
“Sembra essere uscito dall’agenda del prossimo Consiglio – sottolinea – anche il decreto sulla ridefinizione dei criteri per l’attribuzione delle rendite e dei valori catastali, che poteva dare delle risposte in termini di equità nella tassazione locale”.
“Ci auguriamo – conclude Vaccarino – che il Governo non lasci cadere questa importante occasione che il legislatore gli ha dato per rendere il nostro sistema fiscale più equo, più semplice e davvero ‘amico della crescita’, eliminando la combinazione esplosiva, fatta di altissima pressione fiscale ed elevatissimi oneri burocratici, che grava sulle spalle delle imprese. A pochi giorni dalla scadenza della delega, sarebbe grave veder confermato che l’attuazione dei provvedimenti più utili per le piccole e medie imprese non viene esercitata dal Governo”.