I contrari sono stati 127 e gli astenuti 3
Via libera definitivo dell’Aula della Camera al Dl Aiuti quater. Il testo, su cui ieri il governo aveva incassato la fiducia, è stato definitivamente approvato con 164 voti a favore, 127 contrari e tre astenuti.
Tra le principali misure:
- la sospensione del termine del 25 novembre per la presentazione delle Cilas;
- l’aumento da due a tre del numero delle cessioni dei crediti d’imposta a favore di soggetti ‘qualificati’ per i crediti derivanti da operazioni di sconto in fattura o cessione del credito;
- la possibilità di Sace di concedere garanzie a banche e altre istituzioni finanziarie per ‘finanziamenti-ponte, per venire incontro alle esigenze di liquidità delle imprese che operano nel settore dell’edilizia. I crediti di imposta eventualmente maturati potranno essere considerati dagli istituti “quale parametro ai fini della valutazione del merito di credito dell’impresa richiedente il finanziamento e della predisposizione delle relative condizioni contrattuali”.
Nel provvedimento è stato ‘travasato’ anche il Dl accise con una prima riduzione dello sconto (poi completamente azzerato dalla Manovra).
Tra le altre novità:
- più tempo, dal 30 giugno al 30 settembre 2023, per la compensazione del credito d’imposta a sostegno delle imprese per i maggiori oneri di acquisto di energia elettrica e gas;
- slitta inoltre dal 1 gennaio 2023 al 10 gennaio 2024 l’obbligo per i fornitori e gli esercenti il servizio di fornitura di ultima istanza di offrire ai clienti vulnerabili la fornitura di gas naturale a un costo ‘calmierato’;
- proroga dei termini per il credito d’imposta relativo all’acquisto di carburanti per le attività agricola e della pesca;
- misure per agevolare l’investimento in imprese ‘miste’ all’estero e nelle start up.
Infine è previsto un allungamento del periodo per lo svolgimento delle procedure per le tempistiche di vendita del gas stoccato dal Gse e un incremento della quota di biocarburanti liquidi sostenibili utilizzati in purezza immessi in consumo.
Previsto pure il passaggio da procedure competitive a decreti ministeriali per promuovere la riconversione totale o parziale di raffinerie tradizionali esistenti tramite i contributi del Fondo per la decarbonizzazione e la riconversione verde di tali impianti.