Dl Bollette, Confesercenti Grosseto: “Restano fuori le piccole imprese del terziario. Rischio aggravi in bolletta”

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Il Direttore Biondi: “Serve un impegno più strutturato e a lungo termine per affrontare il problema dei costi energetici in modo efficace”

“L’esclusione delle imprese con potenza inferiore ai 16,5 kW dai benefici del Decreto bollette rischia di costare caro alle piccole attività del commercio, del turismo e dei servizi. Se il trend di aumento del costo dell’energia dovesse proseguire, queste imprese potrebbero trovarsi a fronteggiare un aggravio in bolletta di 2,8 miliardi di euro quest’anno”. Così Confesercenti Nazionale, in occasione dell’audizione sul Dl bollette presso la X Commissione della Camera dei deputati.

“Da Confesercenti Nazionale arriva un monito importante verso il Governo Meloni in difesa della fragilità della piccola e media impresa italiana rispetto all’aumento dei costi energetici, con il quale ormai il mercato speculativo energetico obbliga le nostre imprese a fare i conti” commenta il direttore provinciale Confesercenti Grosseto Andrea Biondi.

“Un intervento governativo volto a mitigare l’elevato costo dell’energia è certamente ben accolto, ma le misure attualmente in vigore rischiano di non essere sufficientemente efficaci, soprattutto nei confronti delle micro e piccole imprese, che rappresentano una quota significativa del nostro tessuto economico. La decisione di concentrare i benefici alle attività economiche più energivore mette infatti in particolare difficoltà le imprese meno strutturate e quindi più vulnerabili alle condizioni di mercato attuali”.

Soprattutto nel terziario: nel commercio, nel turismo e nei servizi ci sono quasi 1,2 milioni di imprese che rimarrebbero escluse da ogni sostegno. Alle condizioni attuali, queste imprese si avviano a sostenere quest’anno un aggravio medio di 2.400 euro per le forniture energetiche, per un totale di 2,8 miliardi, così distribuiti nei vari comparti:

* Commercio al dettaglio e all’ingrosso: 1.320 milioni di euro
* Ristorazione: 192 milioni di euro
* Informazione e comunicazione: 120 milioni di euro
* Attività professionali: 960 milioni di euro
* Noleggio, agenzie di viaggio, e servizi alle imprese: 240 milioni di euro

Secondo Confesercenti: “È urgente abbassare la soglia a 4,5 kW per includere una maggiore percentuale di piccole attività, come già avvenuto in passato, per offrire un vero sostegno alle piccole imprese e garantire un supporto equo e adeguato a tutto il settore terziario. Inoltre, riteniamo che l’azzeramento temporaneo della componente Asos per un semestre e le altre misure adottate possano essere insufficienti per garantire un sollievo duraturo. Serve un impegno più strutturato e a lungo termine per affrontare il problema dei costi energetici in modo efficace. Anche l’adozione di misure per monitorare i costi energetici attraverso il trasferimento dei dati relativi ai codici ATECO al sistema informativo integrato è un passo positivo, ma è fondamentale che le informazioni siano trasparenti e accessibili a tutte le imprese”.

“Come associazione di categoria locale – prosegue Biondi – proponiamo ai nostri associati una convenzione con canale privilegiato di contatto diretto con il partener energetico Enegan come operatore del territorio, ma abbiamo anche una convenzione con il consorzio Energia Chiara, per una consulenza energetica gratuita, così da essere guidati nella marea di offerte e proposte commerciali di fornitura energetica che ogni giorno giungono a cittadini ed imprese. Infine il gruppo di acquisto Innova Energia, di Confesercenti Nazionale, propone tariffe calmierate per chi aderisce oltre che delega nella loro definizione. In poche parole, un supporto a 360° a favore delle imprese”.

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