Previsti 61 interventi su fisco, investimenti, finanza per le imprese e internazionalizzazione
Sono almeno 61 diversi interventi, previsti in una bozza del decreto crescita che integra le misure proposte dal ministero dell’Economia e dal ministero dello Sviluppo economico, con cui il governo intende invertire la rotta dell’economia in Italia.
Le misure vanno dalla tutela del made in Italy alla revisione della mini-Ires a vantaggio del ripristino del superammortamento e di aumento della deducibilità dell’Imu sui capannoni.
Il provvedimento inoltre comprende: il rilancio degli investimenti privati; interventi per semplificazione e promozione del sistema produttivo; interventi in materia di energia; misure per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese e l’attrazione degli investimenti; programmazione e pianificazione degli investimenti; nuova finanza per l’impresa.
Nella bozza si sottolinea, inoltre, la necessità aiutare la trasformazione digitale delle piccole imprese, con un credito d’imposta al 50%, e di sviluppare canali alternativi di finanziamento per le imprese: per questo si punta a istituire una sezione speciale del Fondo di Garanzia per finanziare programmi di sviluppo con le cartolarizzazioni.
Mentre le micro imprese, o quelle familiari, potranno contare su social lending e crowdfunding che potranno accedere alla garanzia del Fondo (per il quale vengono anche semplificati i criteri generali di accesso) ma solo se le piattaforme saranno preventivamente accreditate. Si punta anche a estendere i vantaggi fiscali dei Pir agli Eltif, i nuovi fondi diinvestimento europeo a lungo termine.