“Se avessimo gli stessi indici di sicurezza della Germania incrementeremmo il valore del Pil di un punto e mezzo. Abbiamo bisogno di botteghe, che sono un collante di socializzazione fondamentale e producono ricchezza e sicurezza”.
Il segretario nazionale di Confesercenti Mauro Bussoni è intervenuto lunedì 28 Gennaio al convegno in Villa Calvi a Cantù su “La sicurezza urbana come condizione per lo sviluppo economico e commerciale: gli strumenti a disposizione dei Comuni con il nuovo Decreto Sicurezza” organizzato da Confesercenti Como.
Relatore d’eccezione, oltre Bussoni, uno degli estensori della legge, il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni. Sono intervenuti anche il delegato canturino di Confesercenti Gabriele Maspero e il vicesindaco di Cantù Alice Galbiati. A presiedere il presidente di Confesercenti Como Claudio Casartelli.
Molteni ha focalizzato l’attenzione sui nuovi strumenti a disposizione dei sindaci e ha annunciato una novità importante: “Daspo urbano, repressione dell’accattonaggio molesto organizzato con forme di sfruttamento dell’essere umano, sono alcuni dei nuovi strumenti a disposizione dei sindaci per garantire più sicurezza, che si aggiungono al taser di cui verranno gli agenti di polizia. Lo scorso governo è riuscito a finanziare l’installazione delle telecamere in circa 400 Comuni su 2.400 richiedenti: nostro impegno è stanziare 20 milioni di euro aggiuntivi e soddisfare la domanda di tutti i 2.400 Comuni richiedenti. Sappiamo quanto le telecamere siano fondamentali come deterrente e come strumento di indagine a disposizione delle forze dell’ordine per perseguire i reati e garantire i criminali alla giustizia”.
Bussoni, invece, ha posto l’accento sul rapporto che intercorre tra imprese e sicurezza: “Un imprenditore è spinto ad aprire una nuova impresa quando è certo che il luogo dove investe è sicuro. Senza investimenti e senza imprese sopraggiunge il degrado. Buona cosa sarebbe mettere in linea i dati di Inps, Agenzia delle Entrate e Camera di Commercio così da scoprire in tempo reale quali imprese sono regolari e possono stare all’interno del mercato delle relazioni economiche e sociali: i sondaggi svolti da Confesercenti indicano che le preoccupazioni maggiori degli iscritti risiedono in incertezza, sicurezza delle regole e possibili infiltrazioni mafiose”.
Al convegno erano presenti il prefetto Ignazio Coccia, il questore Giuseppe De Angelis, i vertici di polizia, carabinieri e vigili del fuoco, i sindaci, gli assessori e i comandanti della polizia locale dei Comuni di (in ordine per numero di residenti) Como, Cantù, Erba, Mariano Comense, Olgiate Comasco, Lurate Caccivio, Cadorago, San Fermo della Battaglia, Albavilla, Capiago Intimiano, Canzo, Alzate Brianza, Arosio, Carimate, Cucciago, Senna Comasco, Carlazzo, Orsenigo, Lurago Marinone, Schignano.