Confesercenti: su cedolare secca occasione perduta, nel Mezzogiorno 240mila locali commerciali sfitti per mancanza di impresa
Il Dl Sud contiene diverse misure utili, tra cui il finanziamento a fondo semi-perduto ‘Resto al Sud’, che non mancherà di avere effetti benefici sul tessuto imprenditoriale e sull’economia delle regioni meridionali. Il nostro giudizio sul provvedimento è dunque positivo, anche se registriamo con disappunto il mancato inserimento della cedolare secca per le attività commerciali. Un intervento che chiediamo da anni e che, combinato a ‘Resto al Sud’, avrebbe aiutato a ripopolare le città di attività di vicinato: secondo le nostre stime, infatti, nel Mezzogiorno ci sono oggi circa 240mila locali commerciali sfitti per assenza di impresa. Una desertificazione che incide sul tessuto urbano e sulla qualità della vita dei cittadini.
Così Confesercenti sul Dl Sud.
In questi anni, il Mezzogiorno ha sofferto la crisi ancora più acutamente delle altre aree del Paese, con la chiusura di moltissime PMI e il conseguente aumento del livello di disoccupazione. L’introduzione di un sostengo all’imprenditoria giovanile è quindi un passo in avanti nella giusta direzione. Per risolvere la questione meridionale, però, c’è bisogno di fare di più. Servono investimenti cospicui – decisamente superiori a quelli progettati – ed anche interventi strutturali, a partire dalla rete dei trasporti, le cui carenze incidono pesantemente sul turismo, settore su cui invece bisognerebbe puntare con forza. Così come è necessario rafforzare ancora di più l’impegno nel contrasto della criminalità, che allontana investimenti ed investitori da una regione che ha grandi potenzialità, e il cui sviluppo fornirebbe un contributo fondamentale alla ripresa economica di tutta l’Italia.