Dpcm, Anva Confesercenti: incomprensibile stop sagre e fiere, ulteriore danno per categoria

Servono garanzie e sostegni economici, pronte iniziative di protesta

“Il nuovo provvedimento che vieta sagre e fiere è incomprensibile, ancora una volta viene colpito pesantemente un settore, quello del commercio ambulante e delle partite iva, già messo a dura prova anche dopo il lockdown e che ha messo in atto, in questi mesi, tutti i protocolli di sicurezza per garantire la salute pubblica ed il lavoro di migliaia di attività, espressione della vitalità e dello sviluppo dei nostri territori”.

Così Maurizio Innocenti, presidente di ANVA Confesercenti, commenta le misure adottate con il nuovo Dpcm che entrerà in vigore oggi.

“Si tratta di eventi che si svolgono, in gran parte, all’aperto – prosegue Innocenti – nel pieno rispetto delle regole e che rappresentano, in una fase delicata come questa, un momento di socialità importante ed ordinato per le comunità e l’economia locale. Si poteva ragionare sull’anticipo degli orari di chiusura, sia per le fiere del food che del non food, così come non ci sembra corretto scaricare sui sindaci le responsabilità di chiusure di piazze e via in cui si verificano assembramenti”.

“Nei prossimi giorni svolgeremo iniziative di protesta, decidere di chiudere è una scelta sbagliata – conclude il presidente – ed infligge un ulteriore grave danno economico alla categoria che invece ha bisogno di garanzie, certezze e, soprattutto, se messa nella condizione di non poter svolgere la propria attività, di sostegni economici rapidi ed adeguati”.

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