Queste in sintesi le parole che hanno motivato i gestori di Petrolifera Adriatica Spa, Azienda che ha recentemente acquisito la rete a marchio Esso nella nostra Regione a partecipare all’Assemblea tenutasi in sede Faib Regionale lunedì 8 maggio 2017. Non riusciamo a capire i motivi che spingono Petrolifera Adriatica Spa a chiedere pressantemente ai gestori degli impianti che la medesima Azienda ha da poco tempo acquisito dalla Esso Italiana Srl in Toscana, la loro individuale adesione a condizioni economiche e normative che derogano, peggiorandole in modo rilevante, quelle previste dagli Accordi collettivi vigenti, e in particolare l’ultimo Accordo aziendale sottoscritto in data 16.07.2014, tuttora valido ed efficace per tutti i gestori dei punti vendita di viabilità ordinaria a marchio Esso.
Tale comportamento illegittimo e unilaterale di Petrolifera Adriatica viene quindi reiterato, nonostante sia già stato segnalato e contestato in precedenza dalle Rappresentanze nazionali dei gestori con nota scritta del 28 novembre 2016 per la prima acquisizione della rete di Abruzzo e Marche.
Dall’acquisizione della rete da parte di Petrolifera i prezzi nelle varie tipologie di vendita hanno subito sensibili e ingiustificati rialzi, in violazione non solo degli Accordi collettivi in essere, ma anche dell’art. 17 della Legge 27/2012, che impone l’obbligo di assicurare al gestore condizioni di approvvigionamento eque e non discriminatorie per competere nel mercato di riferimento, arrecando danni economici e di immagine ai gestori.
A che scopo, se non quello di ridurre marginalità ai gestori, si stanno muovendo in questi giorni gli addetti commerciali contattando e proponendo condizioni peggiorative? Petrolifera sapeva bene prima di acquisire la rete Esso nelle Regioni Toscana, Abruzzo e Marche quali erano le condizioni economiche spettante ai gestori per il loro lavoro.
Precisiamo, condizioni economiche previste dall’ultimo Accordo del 16.07.2014, valide fino a nuovi Accordi da sottoscrivere con le Rappresentanze dei gestori a livello nazionale.
I gestori di impianti distribuzione carburanti, di qualsiasi bandiera, debbono avere un giusto riconoscimento economico per il lavoro svolto, una dignità di impresa oltre che umana. I gestori a marchio Esso recentemente passati a Petrolifera Adriatica Spa per quanto sopra non vogliono fare e non faranno un passo indietro rispetto allo status conquistato con anni di lotta e sacrifici. Si condanna senza appello l’arroganza di chi pretende adesioni a occhi chiusi a contratti capestro. E’ un comportamento offensivo della dignità e dell’intelligenza dei gestori oltre che contrario alla Legge e dunque perseguibile nelle sedi opportune.
Per questo i colleghi riuniti in Assemblea hanno deciso all’unanimità di dare mandato al Gruppo Dirigente Regionale di organizzare, di intesa con tutte le Organizzazioni di Settore, un programma di manifestazioni e proteste su tutta la rete passata a Petrolifera Adriatica. Allo studio iniziative di agitazioni e chiusura degli impianti.
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