Il Presidente Bozzoni: “Dal Governo, ci aspettavamo un’apertura seria e concreta al confronto sui veri problemi del settore”
Da domani 24 gennaio alle 19.00 su rete ordinaria e dalle 22.00 sulle autostrade, distributori carburanti chiusi per sciopero, compresi i self service, per 48 ore consecutive.
“Dal Governo – spiega Matteo Bozzoni, Presidente Faib Confesercenti Lombardia Orientale – ci aspettavamo un’apertura seria e concreta al confronto sui veri problemi del settore. Al contrario si continua a parlare in modo evanescente di “trasparenza” e “zone d’ombra”, lasciando intendere colpe di speculazioni a carico dei benzinai: colpe che semplicemente non esistono. Alla trasparenza invocata dal Governo – continua Bozzoni – la categoria non si è affatto sottratta, offrendo varie soluzioni. Tuttavia non ci si può chiedere di essere soggetti a ulteriori nuovi adempimenti e soprattutto a nuove sanzioni”.
Ogni gestore è tenuto, tra le altre cose, alla pubblicazione periodica sul sito del ministero, dei prezzi praticati alla pompa. Se tale procedura on-line è considerata un baluardo per la trasparenza e la tutela dei consumatori, al punto da sanzionare pesantemente i ritardi nella pubblicazione, non si capisce il motivo per cui la pubblicazione del prezzo medio nazionale, da parte del Ministero sul medesimo portale (a cui i clienti possono collegarsi con un QR CODE) non possa assolvere al medesimo scopo, senza caricare il gestore di ulteriori incombenze e generare confusioni tra gli automobilisti.
Al contrario il Governo, che con la soluzione proposta dalle Associazioni avrebbe potuto garantire i propri obiettivi di trasparenza, non ha inteso recepire le osservazioni delle Associazioni dei gestori, rilanciando ancora la croce addosso ai benzinai. Le organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale hanno sempre sostenuto la necessità di un confronto aperto fino all’ultimo minuto utile. Faib ha allora condiviso con le Associazioni l’invito unitariamente rivolto alla Presidente Meloni di riassumere a Palazzo Chigi i termini della vertenza e ad aprire il tavolo di filiera per le questioni strutturali del settore.
“Di fronte a questa indisponibilità – conclude Bozzoni – le ragioni dello sciopero hanno prevalso. Ristabilire la verità dei fatti diviene quindi prioritario, per aprire finalmente il confronto di merito Continueremo a lavorare al Tavolo con il Ministro per intervenire nel merito delle questioni poste e ridare dignità alla categoria. Certo è che ora il confronto si sposta in Parlamento dove porteremo le nostre ragionevoli posizioni”.