L’Associazione: “Attendiamo una revisione sostanziale nella conversione in Legge del DL Trasparenza”
Un confronto istituzionale che non soddisfa i gestori degli impianti di carburante, che oggi tornano al lavoro amareggiati e scontenti.
Flavio Convento, Vice Presidente Nazionale della FAIB Confesercenti Veneto, dichiara: “Siamo molto delusi dal tavolo di confronto avuto ieri con il Governo. Le condizioni non sono state riviste in maniera sostanziale, ma sono state solo parzialmente ammorbidite a parole. Inoltre, siamo convinti che un cartello aggiuntivo con il prezzo medio regionale crei solo confusione ai consumatori.
Le sanzioni a capo delle gestioni vanno a colpire solo l’anello più debole di una filiera molto complicata, in cui agisco in modo determinante altri attori.
Faremo il possibile per fare un’operazione trasparenza per chiarire qual è l’effettivo costo del carburante e chi lo definisce. È in programma per lunedì 23 gennaio un’assemblea regionale per organizzare lo sciopero e coordinare i prossimi passi della categoria che guarda al 25 e 26 gennaio con determinazione. Ad oggi viene quindi confermato lo sciopero dei gestori perché ci aspettavamo dal Governo un impegno più concreto sulle parole date. Siamo comunque pronti a revocarlo, se prenderanno questi impegni. La nostra è una battaglia esclusivamente in difesa di una categoria ingiustamente bersagliata.
I MOTIVI DELLO SCIOPERO
FAIB Confesercenti aderirà allo sciopero unitamente alle altre associazioni di categoria per dare un segnale forte al Governo.
Per protestare contro la vergognosa campagna diffamatoria nei confronti del nostro settore.
Per ricordare che le politiche di prezzo alla pompa non sono imputabili al gestore, il cui margine medio è di 0,035 e rimane invariato a prescindere dal prezzo finale al consumatore.
Per dire NO ai nuovi obblighi di legge a carico dei gestori già sottoposti a numerose verifiche e controlli da parte degli organi competenti.”