Federagit Confesercenti Bari commenta la legge che disciplina la professione di guida turistica e abusivismo nel settore

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L’Associazione riconferma la sua disponibilità a collaborare con l’Amministrazione e sollecita l’assessorato ad intervenire correttamente ed efficacemente per contrastare questa piaga

Con l’approvazione del decreto n. 88 del 26 giugno2024, regolamento attuativo della legge n. 190 del 23 dicembre del 2023, le guide turistiche hanno una legge nazionale che disciplina la loro professione. Dal momento che la città di Bari in questo periodo sta registrando flussi turistici in forte crescita, che si aggirano intorno un milione di presenze, è necessario che l’amministrazione comunale dia una risposta adeguata in termini di sicurezza e accoglienza turistica, utilizzando al meglio i proventi rivenienti dalla tassa di soggiorno prossimi ai 2 milioni di euro.

In relazione a questo le associazioni di categoria attendono di essere convocate urgentemente per fornire il loro parere su come destinare gli introiti e riorganizzare il settore che presenta gravi carenze. Pertanto riteniamo che si consideri seriamente la proposta finalmente di presenziare il territorio con l’istituzione del Vigile Turistico, una figura che abbia le competenze più specifiche e adeguate per il controllo della città in termini di ospitalità turistica.

In particolare, la Federagit, il sindacato delle Guide Turistiche facente capo ad Assoturismo della Confesercenti Bari, lamenta che a Bari il contrasto all’abusivismo richiede un impegno più deciso da parte degli organi di controllo. Registriamo continuate violazioni a quanto disposto dall’art. 12 della legge 190 che chiarisce e disciplina che l’attività di guida turistica sia esercitata solo da professionisti abilitati.

Nella città, infatti, ci si imbatte spesso in simulate proposte di free tour, in tour ciclistici esercitati da guide abusive con badge creativi di riconoscimento, invece di esporre un regolare tesserino di abilitazione rilasciato dalla Regione Puglia, che ne attesta la qualifica professionale. Fino a questo momento rari sono stati i controlli da parte della polizia comunale e questo nonostante le ripetute denunce presentate dall’Associazione al competente assessorato.

La nuova legge all’art 12 comma 5 prevede sanzioni pesantissime per gli abusivi da 3.000 sino a 15.000 €, le cui modalità di accertamento sono ben scritte nell’art. 24, 25 e 26 del regolamento attuativo che deve avvenire ad opera degli organi di controllo del Comune. Inoltre, si precisa che le guide patentate devono esporre l’autorizzato tesserino di guida, mentre i responsabili dei luoghi della cultura aperti al pubblico hanno l’obbligo di segnalare e denunciare la presenza di guide abusive nei loro siti.

La Federagit riconferma la sua disponibilità a collaborare con l’Amministrazione Comunale anche in merito al miglior utilizzo dei fondi raccolti con la tassa di soggiorno e sollecita l’assessorato ad intervenire correttamente ed efficacemente per contrastare questa piaga che influisce negativamente non solo sulla legalità, ma soprattutto sulla qualità dell’offerta turistica, poiché le guide autorizzate offrono una corretta e documentata divulgazione dei beni culturali della città e praticano onestamente sul piano fiscale la loro attività professionale.

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