Fenagi: no alle sanzioni per chi non accetta i pagamenti con carte

Pos: Faib, commissioni assorbono 45% margine gestori

L’iter d’approvazione del ddl non è concluso, ma se non verranno accolte modifiche dal 1 gennaio 2023 scatterà la novità

Secondo quanto prevede un emendamento presentato alla legge di conversione in legge del decreto 152/21 “disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, dal 1° gennaio 2023 chi non accetta pagamenti tramite POS sarà multato.

L’emendamento approvato nel corso della seduta del 13 dicembre 2021 presso la Commissione Bilancio della Camera, infatti, recita:

“A decorrere dal 1° gennaio 2023, nei casi di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, effettuato con una carta di pagamento di cui al comma 4, da parte di un soggetto obbligato ai sensi del citato comma 4, si applica nei confronti del medesimo soggetto la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento.”

Anche se si ritiene positivo lo slittamento di un anno dell’entrata in vigore della norma, rispetto a quanto era stato previsto dall’emendamento, la Fenagi continua ad essere contraria alle sanzioni previste.

Se si vuole favorire ulteriormente la diffusione della moneta elettronica, obiettivo condiviso da Fenagi Confesercenti, visti gli oneri ed i rischi connessi alla gestione del contante, si deve agire abbassando i costi di esercizio della moneta elettronica, per le imprese e per le famiglie. A partire dai piccoli pagamenti sotto i 50 euro, che dovrebbero essere resi completamente esenti da commissioni.

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