Il Presidente Susi: “E’ necessario esercitare ogni pressione sul governo affinché sia definita una linea chiara ed inequivocabile”
“Bisogna fare chiarezza e superare l’enorme confusione di queste settimane, che rischia solo di creare contenzioni che non farebbero il bene della categoria. È necessario che i parlamentari abruzzesi facciano pressione sul governo nazionale affinché si arrivi ad una soluzione e ad una strada limpida e netta”. Lo chiede Giuseppe Susi, presidente regionale dei balneari di Fiba-Confesercenti Abruzzo, in riferimento al rinnovo delle concessioni demaniali marittime ed alle conseguenze della direttiva Bolkestein. “Ad oggi non ci sono regole chiare sulle modalità con cui svolgere i bandi per le concessioni demaniali. Qualsiasi iniziativa darebbe luogo ad un contenzioso che, ragionevolmente bisogna evitare. È necessario – chiede Susi – che li governo in fretta intervenga per regolamentare in modo chiaro e definitivo la materia, per dare spinta ad un comparto molto importante nella nostra economia”.
Il presidente dei balneari di Confesercenti infatti ricorda che “pochi giorni fa vi è stata l’udienza presso al Corte Suprema di Cassazione a Sezioni Unite sul ricorso avverso al sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato nr. 18 del 9 novembre 2021, per eccesso di giurisdizione, e si è in attesa del giudizio della Corte di Giustizia sull’inapplicabilità dell’art. 49 del Codice della navigazione sulla devoluzione delle opere non amovibili allo Stato senza compenso o rimborso. Infine, il TAR Lazio ha dichiarato superate e inefficaci le sentenze del consiglio di stato poiché spetta allo Stato stabilire la scarsità o meno della risorsa demanio marittimo, presupposto essenziale sulla applicazione della direttiva servizi.
La validità delle concessioni è comunque garantita sino alla data di rilascio dei nuovi provvedimenti concessori e le norme fanno divieto agli enti concedenti di procedere all’emanazione dei bandi di assegnazione delle concessioni in assenza di una disciplina nazionale che disponga in merito”. Ecco perché, chiede Susi, “è necessario non introdurre altri elementi di confusione ma di esercitare ogni pressione sul governo affinché sia definita una linea chiara ed inequivocabile. I parlamentari abruzzesi possono avere un ruolo centrale in questo”.