Il Presidente Pierini: “È fondamentale, oggi più che mai, che il Governo e il Parlamento prendano esempio ed escano da questo pericolosissimo stallo”
«In questa lunghissima fase di interregno in cui siamo senza alcuna legge nazionale sul rinnovo delle concessioni, la Regione Toscana si muove da apripista con le modifiche alla legge 31. È un testo equilibrato che salutiamo con soddisfazione» a parlare Claudio Pierini, presidente balneari Fiba Confesercenti Grosseto commentando l’approvazione della proposta di legge sui balneari, approvata in Consiglio regionale della Toscana, con 30 voti favorevoli, 3 contrari e 6 astenuti.
«È però fondamentale, oggi più che mai, che il Governo e il Parlamento prendano esempio, escano da questo pericolosissimo stallo che dura ha caratterizzato tutta la legislatura – prosegue Pierini -, e procedano con la stesura della legge di riordino del settore che le imprese balneari e le amministrazioni comunali aspettano da troppi, troppi anni».
«Ringraziamo la Regione Toscana e, in particolar modo, l’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras e il consigliere regionale Gianni Anselmi, e comunque anche la parte dell’opposizione che ha votato a favore alla modifica della legge 31. La maggior parte della politica ha capito che questa legge doveva essere modificata» ha aggiunto il presidente di Fiba Confesercenti Toscana, Simone Guerrini.
«Adesso è importante che nei prossimi 45 giorni siano indicate le linee guida per definire dell’equo indennizzo, che è molto importante perché dà finalmente dignità alle nostre imprese, riconoscendone il valore commerciale e questa è una questione basilare. La Toscana è tra le prime regioni a far chiarezza su una materia difficile – spiega Guerrini – e a delineare un sentiero chiaro per le amministrazioni locali e per tutelare l’imprenditoria balneare. Questa è davvero una vittoria storica per Fiba Confesercenti, che da dieci anni lavora per il riconoscimento dell’impresa balneare e porta avanti questo cavallo di battaglia, per avere riconosciuta la giusta dignità – conclude Simone Guerrini – sia dal punto di vista dell’azienda, sia dal punto di vista umano, delle persone che ci lavorano».