Il turismo traina il recupero dell’indice di fiducia delle imprese. A maggio Istat registra per il settore un progresso di quasi 10 punti, il più elevato tra le imprese, con un forte miglioramento sia dei giudizi sugli ordini (+29,4%) che sull’andamento corrente (+26,6%), grazie ad una stagione turistica che finalmente, dopo due anni, sembra stia volgendo alla ripresa con una certa continuità.
Così Confesercenti commenta i dati Istat sulla fiducia di imprese e consumatori.
Il turismo dunque conferma la ripresa, anche se sull’estate pesano ancora diverse incognite, dalla mancanza di lavoratori al caro energia. Più preoccupati, invece, i piccoli negozi: l’indice del commercio al dettaglio registra una crescita di due punti del clima di fiducia, ma il miglioramento è dovuto solo alla spinta della grande distribuzione. Le piccole strutture, invece, nonostante il buon avvio della stagione turistica, segnano un lieve arretramento rispetto al mese scorso, che le allontana ancora di più dall’exploit che avevano avuto ad inizio anno.
Uno scenario influenzato dalle tensioni internazionali ed inflazionistiche, in particolare quelle legate agli approvvigionamenti di materie prime, energetiche ed alimentari, il cui peso è particolarmente rilevante per le attività del commercio meno strutturate. Il caro energia, in particolare, è un ostacolo anche per le attività del turismo, ricettive e di servizi.
Per questo occorre proseguire con le misure di contrasto alla corsa dei beni energetici. Occorre liberare risorse per finanziare gli investimenti e le riforme legate all’energia e proseguire sulla strada del contenimento dei prezzi, per sostenere i consumi ed il Paese sul sentiero della crescita e allontanare lo spettro della recessione.