Torna sopra quota 100 la fiducia dei consumatori a settembre. L’idice calcolato dell’Istat (base 2005=100) e’ salito a 101,1 da 98,4 del mese di agosto. Un miglioramento si rileva sia per il quadro personale sia per quello economico, i cui indici passano rispettivamente da 98,9 a 102,4 e da 97,7 a 99,7. La componente riferita al quadro corrente migliora, con l’indice che passa da 96,9 a 102,6, mentre per quella futura si nota una leggera flessione rispetto al mese precedente (da 101,0 a 100,4). Migliorano i giudizi sulla situazione economica del Paese: il saldo passa da -117 a -108, mentre per le attese si registra un peggioramento (da -7 a -11 il saldo). Per le aspettative sulla disoccupazione si rileva un miglioramento (il saldo passa a 68 da 72).
I giudizi e le attese sulla situazione economica della famiglia migliorano (i saldi passano rispettivamente a -58 da -66 e a -11 da -15). Il saldo dei giudizi sul bilancio familiare diminuisce a -18 da -17. Il saldo delle opinioni sulle opportunita’ attuali di risparmio registra un aumento (da 121 a 140), mentre diminuisce quello sulle possibilita’ future di risparmiare (da -44 a -48). Le valutazioni sull’opportunita’ di acquisto di beni durevoli migliorano: il saldo passa da -90 a -79.
Il saldo dei giudizi sull’evoluzione recente dei prezzi al consumo e’ in calo (da 51 a 46). Le valutazioni sull’evoluzione dei prezzi nei prossimi dodici mesi indicano una diminuzione della dinamica inflazionistica (il saldo passa da -1 a -5). A livello territoriale, la fiducia migliora in tutto il Paese.
Confesercenti: “segnale positivo di cui far tesoro, ma adesso occorre trasformarlo in fatto”
L’aumento di fiducia dei consumatori, commenta Confesercenti, “è senz’altro un segnale positivo, di cui dobbiamo far tesoro ma a cui dobbiamo attribuire il giusto peso, senza scambiarlo per la prova